BELLINZONA – “Fatti inquietanti, che denotano una aumentata e sempre più dilagante maleducazione che nulla ha a che vedere con una manifestazione sportiva.” È questo il severo e comprensibile giudizio dato dall’Associazione svizzera arbitri, dopo i fatti di settimana scorsa, che hanno visto diversi giovani arbitri (15-16 anni) della categoria D9 venire insultati, aggrediti e minacciati da genitori a bordocampo, decisione che ha spinto la federazione a sospendere per un turno questo campionato (leggi articolo correlato).
Come riportato dall’associazione in realtà i fatti non si sono limitati ai D9, bensì si allargano anche ad altre categorie: “L'ASA Regione Ticino ha preso atto del bollettino dei fatti incresciosi avvenuti nei confronti della categoria arbitrale dello scorso fine settimana. Diversi giovani arbitri sono stati oggetto di contestazioni, insulti e vie di fatto durante gare valide per i campionati allievi D9, allievi A ed attivi, con tanto di partita sospesa in Quinta lega.”
In merito alla sospensione decisa dalla federazione l’ASA esprime soddisfazione, in quanto è un segnale che andava dato, e ringrazia inoltre anche il ministro dello sport per le parole espresse: “L’ASA Regione Ticino saluta positivamente la decisione della FTC di sospendere per un turno il campionato degli allievi D9, quale segnale chiaro, forte ed inequivocabile del fatto che si è raggiunta la soglia limite. Inoltre l’ASA Regione Ticino ringrazia il Direttore del DECS, Manuele Bertoli per le parole di conforto verso la nostra categoria nell’analizzare il problema che deriva chiaramente dalla società attuale.”
“L'Associazione – continua il comunicato – è inoltre solidale con tutti i giovani arbitri colpiti dagli eventi dello scorso fine settimana. Auspichiamo che le società coinvolte intervengano presso coloro che si sono resi colpevoli di queste intemperanze, per salvaguardare tutti gli arbitri in Ticino che sono patrimonio delle stesse società di calcio!”
“Anche gli arbitri hanno diritto all’errore”
“I nostri giovani arbitri – si legge sempre nella nota – sono un valore sul quale il movimento arbitrale conta per assicurare e permettere il regolare svolgimento dei campionati. Ricordiamo che dietro ogni arbitro vi è la singola persona che ha diritto di essere rispettata e compresa, anche se commette degli errori. Nessuno ne é immune . L'arbitro ha diritto all'errore tanto quanto giocatori, allenatori e dirigenti e la sua funzione deve essere rispettata anche dagli spettatori e dai genitori.”
Infine l’associazione arbitrale chiude con un augurio, ma anche con una verità inconfutabile, che dovrebbe fare riflettere tutto il movimento calcistico: “La Commissione Arbitri FTC sta svolgendo un grande lavoro di formazione verso tutte le giovani leve che hanno bisogno il tempo per poter progredire e con i dirigenti delle società con squadre giovanili. Non vorremmo che il comportamento scellerato di alcune persone faccia desistere questi ultimi dal proseguio dell’attività.
Non si dimentichi che senza arbitri i campionati non si giocano!”
red