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15.04.2014 - 08:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Bignasca su Sadis: "Non ho mai detto che è una lazzarona. Anzi lavora pure troppo. Ma è una testona e non ascolta nessuno"

Il coordinatore della Lega replica al siluro antileghista della ministra delle finanze: "Le nostre critiche erano una provocazione per stimolare una reazione da parte sua"

LUGANO - Attilio Bignasca, ieri, ai microfoni della RSI, Laura Sadis ha lanciato un siluro contro la Lega. "In 20 anni ha eroso un concetto fondamentale: il rispetto delle idee degli altri", ha detto la ministra delle finanze. Cosa risponde?

"Lei dovrebbe innanzitutto preoccuparsi di rispettare la legge. Nel suo Dipartimento c'è un conflitto di interesse grande come una montagna. Ma non si preoccupi che oggi lo tiro fuori in Gran Consiglio".

O cosa si riferisce?
"Ma scusi: le sembra normale che Stefano Rizzi lavori al DFE e allo stesso tempo faccia parte della Fondazione AGIRE a cui il suo Dipartimento stanzia crediti milionari? Il controllore e il controllato sono la stessa persona.  Ma Sadis vada pure avanti, così ci stimola a fare le pulci al promovimento economico, che è un totale fallimento. Pensi che sono riusciti a dare i soldi al MES…" 

Bignasca, restiamo alla critica politica di Sadis: cosa risponde?
"Che cominci a mettersi d'accordo con il suo presidente Rocco Cattaneo. Noi con i nostri ministri siamo in sintonia. Lei può dire altrettanto?"

La ministra delle finanze ha risposto in quel modo perché voi sul Mattino continuate a scrivere che non ha fatto nulla per l'occupazione e avete proposto di scorporarle dal DFE la sezione del lavoro.
"Ma lo hanno capito tutti che era una provocazione per stimolare una reazione da parte sua. Per il resto è lei che deve giustificare quel che ha fatto per il mercato del lavoro ticinese. E mi sembra che faccia un po' fatica a portare i risultati sul tavolo. Ma guardi, il problema della Sadis non è mica la Lega: chi gli rompe più le scatole è il suo presidente".

Ma i vostri rapporti personali, storicamente molto buoni tanto che suo fratello vi dipinse insieme sul Mattino in un memorabile fotomontaggio ispirato a "Via col vento", si sono incrinati dopo le ultime polemiche?
"Ma no, ma no. Io non ho mai detto che lei è una lazzarona. Anzi, lavora pure troppo. Il suo problema è che non conclude".

Se dovesse darle un consiglio in amicizia le consiglierebbe di ricandidarsi o di lasciare?
"Ma è inutile darle consigli tanto è una testona che non ascolta nessuno. Quando mi chiese se doveva presentarsi contro Masoni, le consigliai di lasciar perdere perché al DFE sarebbero esplosi i bubboni della cassa pensioni e della logistica, come è poi avvenuto. Oggi, se Rocco Cattaneo non l'avesse messa sotto pressione per andare in lista lui o Mauro Dell'Ambrogio, probabilmente avrebbe già deciso di lasciare. Adesso invece si tiene tutte le porte aperte".

Si, ma lei che le consiglierebbe?
"Se si ricandida sarà rieletta di sicuro, anche se il PLR perderà un po' di voti. Per la Lega è uguale: noi i nostri due Consiglieri di Stato praticamente li abbiamo già riconfermati. Il secondo seggio leghista non è in discussione.  Ma il consiglio che le darei è quello di decidere liberamente, senza farsi condizionare dalle pressioni e dalle critiche di Rocco Cattaneo".

AELLE

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