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17.04.2014 - 10:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Gripen e SRF, Romano sta con Maurer: “Un servizio tendenzioso, partigiano e irrispettoso!"

Il consigliere nazionale Ppd prende posizione sul discusso servizio andato in onda nell’approfondimento “Rundschau” del TG svizzero tedesco, schierandosi con Maurer che durante la trasmissione è sbottato affermando: “La televisione svizzera è tendenziosa”

BERNA – “Non potevo credere ai miei occhi! Cosa si sono permessi i giornalisti coinvolti? Sanno cosa devono fare?”. Parola e dubbi di Marco Romano. Caccia e telegiornale, un binomio che ha già scatenato ieri sera le ire in diretta del Consigliere federale Udc Ueli Maurer, ministro della difesa schierato in prima linea a favore dell’acquisto dei nuovi aerei da guerra svedesi Gripen (leggi articolo correlato). 

E il consigliere nazionale ticinese con una dura nota si schiera a fianco di Maurer: “Personalmente ho visto il servizio di “Rundschau” – scrive il deputato pipidino –  ieri sera in diretta. Ancora prima dell’intervista al Consigliere federale Maurer, seguita al servizio “giornalistico”, ero allibito dall’approccio. Non potevo credere ai miei occhi! Cosa si sono permessi i giornalisti coinvolti? Sanno cosa devono fare? Un servizio tendenzioso, partigiano e irrispettoso dell’importanza della decisione. E’ giusto dibattere, approfondire e presentare le differenti tesi. Giusto coinvolgere specialisti, ma non essendo una scienza esatta occorre presentare vari approcci e tesi. Ci mancherebbe che una decisione come quella relativa al rinnovo della flotta aerea del nostro esercito non passi dal voto popolare. E’ sempre stato, e sarà sempre, giustamente così. Gli aerogetti sono un simbolo e di conseguenza un dossier politico attorno al quale dibattere anche sui principi. Esercito sì o no? Quale tipo di esercito? A quali costi? Quali sono le minacce presenti e future? Quale sarà la realtà del 2025, anno in cui avremo la nuova flotta di Gripen? Come evolverà l’Europa? Tutti temi da approfondire e sviscerare. Non esistono certezze assolute; sia tra i fautori sia tra i contrari. Per alcuni giornalisti pare – che arroganza e mancanza di professionalità! – invece di sì. Quanto offerto ieri dalla televisione svizzero-tedesca è stata una delegittimazione a priori. Inaccettabile!”

Un servizio giornalistico, considerato tendenzioso e partigiano, che proprio non è piaciuto al Consigliere nazionale Ppd, anche lui schierato in favore dell’acquisto dei nuovi caccia, posizione prima di nuovo contestualizzata e poi argomentata e ribadita, come si legge nella nota: “L’acquisto dei 22 Gripen è paragonabile a molti altri investimenti che compie annualmente, anche con spese superiori, il nostro Esercito per ammodernarsi e garantire l’attività futura. Si comprano 22 aerei per sostituirne 54. Questi 22 garantiranno il futuro delle forze aeree, prima insieme agli F/A 18, e poi, quando questi saranno “vecchi”, li sostituiranno del tutto. A quando un servizio sullo stato e sull’utilità (in realtà inutilità e pericolosità!) dei 54 Tiger datati 1978? Occorre informare anche su questo, ma, andando a sostegno dell’acquisto, si sorvola.”

“La mia posizione – ribadisce sempre Romano – sull’acquisto è nota. E’ giusto dibattere e difendere i propri argomenti. La maggioranza di chi sostiene il NO, di fondo, abolirebbe l’esercito. Il Gripen è quindi un grimaldello per fare saltare il sistema. Altri faticano, o non vogliono, vedere le conseguenze sull’intero esercito di un affossamento del progetto. Altri infine ritengono che non serva assolutamente controllare lo spazio aereo. Personalmente, per quanto attiene alla tecnica mi rimetto a chi è specialista, di ingegneria aeronautica e di sicurezza. Per la valutazione politica, credo e mi batto, per una Svizzera capace di controllare e gestire il proprio spazio aereo. Siamo al centro dell’Europa e sulle nostre teste passano oltre 750'000 aerei l’anno. Per avere un controllo efficace e completo (24h) collaboriamo con i Paesi limitrofi, ma per collaborare dobbiamo avere anche noi mezzi performanti e moderni!” Conclude la nota. 

red

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