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18.04.2014 - 16:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ticino a Expo 2015, sarà comunque referendum. Savoia: "Se non lo fa la Lega lo faccio io"

Il coordinatore dei Verdi lo annuncia sul suo blog: "Il referendum è giusto. Sia il popolo a decidere. Non possiamo gettare i soldi dei ticinesi in quest'assurdo pantano mafioso e anti-ecologico"

BELLINZONA - "Il referendum è giusto. Sia il popolo a decidere. E se non lo fa la Lega, lo faccio io, a costo di farlo da solo". Firmato Sergio Savoia. Il coordinatore dei Verdi torna all'attacco del credito di tre milioni e mezzo per la partecipazione del Ticino a Expo 2015 a Milano. Un credito che, al di là della decisione finale che prenderà la Lega sulla raccolta firme (Bignasca è apparso irremovibile nonostante i mal di pancia interni, ma martedì ci sarà la decisione definitiva), sarà sottoposto al giudizio del popolo. 

Savoia aveva immediatamente espresso il suo sostegno personale alla raccolta firme, ma oggi, come abbiamo letto, è disposto a fare un passo in più, qualora fosse necessario. Il coordinatore dei Verdi ha argomentato la sua scelta in un lungo post pubblicato sul suo blog (per leggerlo integralmente clicca qui). "La tesi di fondo - scrive - è che EXPO2015 è una "occasione fondamentale per il nostro cantone". Non si spiega mai esattamente un'occasione per fare che? Sono quei miti che una certa classe politica ripete fino a che non diventano verità assolute: vi dice niente il miracolo della libera circolazione?".

"Abbiamo provato in ogni modo - sostiene Savoia - ad essere ragionevoli chiedendo di rendere meno megalomane il credito. Abbiamo cercato di far capire che i cittadini non possono accettare che mentre si tagliano i sussidi di cassa malati e si annunciano (Sadis dixit) tagli ancora più dolorosi, noi sperperiamo denaro pubblico in iniziativa del tutto non prioritarie. Ma niente: o così o la morte, ci hanno risposto. E allora…"

Il coordinatore dei Verdi spara ad alzo zero contro l'esposizione universale milanese e, in particolare, sui " problemi di cementificazione selvaggia connessa con EXPO, la corruzione, la 'ndrangheta, e via dicendo. Vogliamo finanziare questa roba qui? Ci sono associazioni ambientaliste, movimenti politici di sinistra o il Cinque Stelle, che scongiurano il proprio Paese di non investire più un soldo in quest'assurdo pantano mafioso e anti-ecologico. E i soldi dobbiamo darglieli noi dal Ticino? Guardate, questo non è un aspetto secondario. Quando facemmo la battaglia contro la centrale a carbone di Lünen (ah se allora la maggioranza ci avesse dato ragione, visti i disastri di oggi…) uno degli argomenti su cui avevamo puntato era quello che in Germania si sarebbe bruciato carbone prodotto dal lavoro minorile. Vi chiedo che differenza c'è a finanziarie il carbone di Lünen o il cemento della 'ndrangheta".

"E francamente - conclude - non mi importa nulla se lo faranno lo stesso. Lo facciano pure ma non con i nostri soldi. È come se il Canton Ticino finanziasse parte della TAV perché ci viaggeranno anche i ticinesi. Da ecologista come potrei sostenere quel finanziamento? Ma neanche per sogno! Io dico che il referendum è giusto. Sia il popolo a decidere".

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