CHIASSO – La decisione era nell’aria, o quantomeno richiesta da diverse parti politiche: il referendum chiassese sul progetto Trenhotel, previsto per il prossimo 18 maggio, non andrà in votazione, rinviato a data da stabilire. Lo riferisce il sito rsi.ch.
Lo ha deciso il Municipio di Chiasso, evitando così di fatto, per il momento, la difficile e paradossale situazione che si era venuta a creare in seguito al lancio del referendum cantonale sul credito complessivo che Bellinzona intende destinare ai progetti ticinesi legati all’esposizione universale milanese. Un referendum che se venisse accettato, qualora contemporaneamente venisse respinto quello cittadino, obbligherebbe la città a intraprendere il progetto senza la parte di finanziamento cantonale.
Lega e Plr avevano chiesto rispettivamente l’annullamento del voto e la ridiscussione in Consiglio comunale, ed entrambi hanno affermato la necessità urgente del rinvio. Necessità fatta dunque propria dal Municipio di Chiasso, che attenderà l’esito del voto cantonale per decidere sulle sorti di quello cittadino.
Gli Enti locali
Elio Genazzi, direttore della sezione cantonale Enti locali intervistato dalla Rsi sullo ‘strano’ caso di Chiasso, ha spiegato che “la Legge organica comunale si limita a dire che la revoca di una risoluzione del Legislativo è possibile, ma in presenza di un referendum rimane un’incognita perché è una situazione che la legge non prevede”.
red