Prostituzione “residenziale” a Lugano: dopo Besso scoppia il caso Pregassona

In Via Roncobello i cittadini sul piede di guerra hanno già scritto più volte al Municipio per denunciare una situazione sempre più degradante. E c’è il sospetto che alcuni degli appartamenti ‘incriminati’ siano quelli assegnati dall’assistenza sociale

LUGANO – Non smette di fare discutere il fenomeno prostituzione in ambito residenziale a Lugano. Dopo il recente caso dello stabile di Via Canevascini a Besso, per il quale l’esecutivo cittadino è intervenuto con forza per ripristinare la situazione e fermare il meretricio (leggi correlato), è ora un condominio di Via Roncobello a Pregassona a balzare agli onori delle cronache per lo stesso motivo: degrado e addirittura un accoltellamento. Lo riporta il Corriere del Ticino.

Gli inquilini dello stabile del quartiere lungo il Cassarate sono infatti sul piede di guerra e hanno già scritto più volte, visto che le attività di prostituzione vanno avanti da almeno 3 anni, al Municipio per denunciare la situazione e chiedere un intervento. Come scrive il quotidiano di Muzzano a turbare il sonno degli abitanti sono il via vai di clienti e prostitute a tutte le ore diurne e notturne, schiamazzi, sporcizia e disordine, posteggi condominiali occupati abusivamente, consumo e spaccio di stupefacenti e in alcuni casi anche episodi di violenza, il più grave dei quali risale ai primi di luglio ed era sfociato in un accoltellamento.

Oltre il danno il sospetto della beffa…

Come se non bastasse, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, ci si mette anche il sospetto che il mestiere più antico del mondo venga esercitato in alcuni appartamenti assegnati ad inquilini beneficiari del sostegno sociale, dove gli affitti vengono quindi pagati direttamente dallo Stato.

red