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Cronaca
29.07.2014 - 05:530
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Gaia va agli Europei di ginnastica ma prende 4 in educazione fisica. Il padre si sfoga su Facebook e il DECS lo bacchetta

Alla famiglia Nesurini arrivano anche i complimenti di Bertoli. Ma la Direzione scolastica di Gordola è irremovibile: il 4 resta. Una storia emblematica che racconta le difficoltà di coniugare scuola e sport d'élite

GNOSCA – Questa è una storia di scuola e di sport. Una storia, forse emblematica, che racconta la difficoltà – come ammette lo stesso ministro Manuele Bertoli in un carteggio con la famiglia coinvolta - di far convivere insegnamento scolastico e carriera agonistica.
È, questa, la storia di Maurice Nesurini, di sua moglie Jasmine, ma soprattutto di Gaia, la loro figlia. E tra gli ingredienti della storia, che ha coinvolto i piani alti del Dipartimento educazione, c’è anche l’ormai immancabile Facebook.

Gaia Nesurini è una promessa della ginnastica artistica svizzera. A quattordici anni è già stata protagonista, un paio di mesi fa, degli Europei che si sono svolti a Sofia. Una competizione durante la quale la Nazionale femminile giovanile ha portato a casa i migliori risultati di sempre. Tra pochi giorni la ragazza partirà per le Olimpiadi che si tengono in Cina.
Ma che c’entra la scuola in tutto questo? C’entra eccome… Pur abitando a Gnosca, infatti, essendo sportiva d’élite e allenandosi una trentina di ore alla settimana, Gaia ha frequentato le medie a Gordola, sede convenzionata con il Centro sportivo di Tenero.

Ma gli intensi allenamenti che ha dovuto sostenere per prepararsi agli Europei hanno condizionato negativamente la sua frequenza e i suoi risultati scolastici. Tanto che alla fine della quarta ha ottenuto una media del 4,5. Media che le impedirà di accedere, a settembre, agli studi superiori alla scuola sportiva. Sarebbe bastato un 4,6…

La media è stata rovinata, paradossalmente, da un 4 in educazione fisica e da un 5 in comportamento. Note dovute (in particolare la prima) alla scarsa frequenza della ragazza, che secondo l’insegnante ne impediva la valutazione sulla base dei criteri della materia.

Ma, protestano Maurice e Jasmine Nesurini, le assenze di Gaia erano state preventivamente discusse già nell’agosto 2013 – nella misura di circa due mesi e mezzo - con la Direzione della scuola e con il Dipartimento. Negli ultimi mesi la ragazza ha dovuto concentrarsi più sullo sport che sull’apprendimento, tanto che i genitori hanno deciso di farle ripetere l’anno.

Ma alla scuola di Gordola non c’è più posto per lei: essendo domiciliata a Gnosca dovrebbe iscriversi alla sede di Castione. Ma così non avrebbe più la possibilità di continuare ad allenarsi al Centro sportivo di Tenero. Insomma, alla fine i genitori della ragazza l’hanno iscritta a una scuola privata vicina a Tenero, pagando la retta di tasca loro.

Ma torniamo al 4 in educazione fisica. Al ricorso contro quel voto presentato a fine giugno dalla famiglia Nesurini, la Direzione scolastica ha risposto negativamente pochi giorni dopo. Motivando che oggi la “ginnastica” è cambiata e l’essere sportivi d’élite non basta a garantire una buona valutazione finale delle competenze richieste all’allievo. Nella risposta c’è tutta la dettagliata spiegazione filosofica del modello di educazione fisica applicato nelle nostre scuole medie.

Eppure nemmeno un mese prima, protesta Maurice Nesurini, erano arrivati a casa nostra i complimenti ufficiali a nostra figlia da parte dell’Ufficio educazione fisica del Dipartimento scuola.
Non è tutto: il 3 luglio a casa Nesurini arriva anche una lettera con i complimenti del ministro Manuele Bertoli. Le parole sono elogiative verso la giovane ginnasta: “Ha onorato la Svizzera e il Ticino”. E ancora: “Gli sportivi che sanno raggiungere simili livelli costituiscono un concreto e positivo esempio per tutti i nostri giovani”.
Oltre alle parole, la riconoscenza viene espressa dal Dipartimento anche con un contributo di 1'500 franchi – attinto dal fondo Swisslos - alle spese sostenute dalla famiglia per consentire la partecipazione di Gaia agli Europei.

Ed ecco che spunta Facebook. Maurice Nesurini, scrive un post esprimendo pubblicamente la sua perplessità per i complimenti di Bertoli da una parte e la risposta della Direzione scolastica dall’altra.

Siccome Maurice non va tanto per il sottile e dice pane al pane e vino al vino, il post è piuttosto diretto: “Sono sempre più sconvolto! Ma vi decidete o no? Prima gli scrivete i complimenti, poi gli date la nota 4 ad educazione fisica e adesso gli (ci) fate i complimenti per l'impegno... esempio per i nostri giovani? Ma fatemi il piacere… allora mia figlia è un esempio per i nostri giovani ma purtroppo vale solo una nota 4 ad educazione fisica”.

Non è finita qui. Il 14 luglio, Nesurini riceve una lettera dall’Ufficio insegnamento medio, con copia a Bertoli e alla direzione scolastica di Gordola. Titolo: “Sue esternazioni su Facebook”.
Il responsabile del servizio, Francesco Vanetta lo invita a riflettere prima di emettere “critiche e giudizi verso persone e istanze che cercano di svolgere il loro lavoro con impegno e rigore per consentire” ai talenti sportivi di esprimere le loro potenzialità e di ottenere al tempo stesso un buon apprendimento scolastico. 
A Nesurini salta la mosca al naso e, dopo essersi consultato con il suo legale, risponde a Vanetta, che apostrofa come burocrate, ancora su Facebook.

“Caro Vanetta, é proprio vero che l’Unione sovietica l’hanno smontata in Russia per ricostruirla in Svizzera. Ho espresso una sacrosanta critica al fatto che una ginnasta di alto livello (come mia figlia) da una parte riceve i complimenti del Dipartimento dell’educazione per la partecipazione ai campionati europei di ginnastica artistica e dall’altra riceve il 4 in ginnastica dalla scuola del medesimo Dipartimento”.

Inoltre, continua Nesurini, ricevo la minaccia da parte del medesimo Dipartimento “a volere riflettere un momento prima di emettere giudizi e critiche”. E conclude: “Vanetta sarebbe stato molto più intelligente se mi avesse scritto che dare 4 in ginnastica a una ginnasta che partecipa ai campionati europei è stata una monumentale idiozia, di cui si scusa”.

emmebi

 

 

 

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