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14.08.2014 - 15:550

Batteria scarica? Niente paura, in futuro basterà un tatuaggio e una corsa per ricaricare il telefonino

Questo secondo i suoi inventori il potenziale di un dispositivo in grado, per ora, di monitorare i parametri vitali di chi lo ‘indossa’ e alimentare piccole luci Led grazie ad enzimi capaci di trasformare il sudore in corrente elettrica

SAN DIEGO – Una corsetta in palestra per… ricaricare il telefonino. Non è ancora una realtà, ma in futuro potrebbe bastare semplicemente il nostro sudore ad alimentare le batterie dei cellulari.

Questo il futuro, secondo i suoi inventori, di alcune nuove biobatterie ideate dai ricercatoi dell’Università di San Diego e presentate in occasione del Convegno della Società Americana di Chimica (Acs). Il dispositivo per ora, oltre a monitorare i parametri vitali di chi le ‘indossa’, è in grado di alimentare solo piccole luci a Led, ma gli sviluppi futuri della tecnologia potrebbero essere molteplici.

Le biobatterie sono nate mettendo a punto un sensore da applicare come un tatuaggio temporaneo sul corpo. Grazie a un enzima il dispositivo è poi in grado di generare una debole corrente ‘strappando’ gli elettroni presenti nell’acido lattico prodotto dai corpi durante lo sforzo fisico. Il quantitativo massimo di energia prodotta da una persone per centimetro quadrato di pelle è in realtà abbastanza basso, appena 10 microWatt, ma testandolo su alcuni atleti, i ricercatori sono riusciti ad utilizzare la carica elettrica generata per alimentare piccole batterie.

L’obbiettivo ora è quello di migliorare il rendimento di questi dispositivi, inserendoli ad esempio all’interno dei tessuti per esempio e fra alcuni anni, come ha spiegato Joseph Wang, responsabile dello studio, potremo quindi ricaricare i cellulari semplicemente con il nostro 'sudore'.

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