Bertoli: "Ora c'è chi vorrebbe arruolare un cecchino per farmi fuori...al mondo ci sono persone alquanto bizzarre"

BELLINZONA - Ieri, prima i fischi nel patio di Palazzo Civico a Lugano durante il ricevimento per il Consiglio Federale, e poi la folle minaccia pubblicata via Facebook (leggi articolo correlato). Oggi, ecco le parole di Manuele Bertoli. Il presidente del Consiglio di Stato, sulla sua bacheca, ha preso posizione sull'ultimo inquietante post pubblicato contro di lui sul più popolare social network. "Dunque adesso - scrive Bertoli - c'è chi vorrebbe arruolare un cecchino per farmi fuori. Che dire: al mondo ci sono persone alquanto bizzarre. Credo che a voi, come a me, questa storia sia ormai venuta a noia e per questo ho deciso di non occuparmene più". "Quel che ho detto davvero - aggiunge - sta lì scritto nero su bianco, per chi vuole leggere con un minimo di buona fede, ne basta davvero poca. Non ho mai voluto mancare di rispetto a nessuno, ma sono anche convinto che uno dei doveri di un politico sia quello di essere chiaro e trasparente. Dicendo anche delle verità scomode. Non ho mai sopportato chi inganna il popolo. Per cui continuerò a comportarmi così. Con serenità, ascolto e rispetto. "Per fortuna siamo ancora in una democrazia e non in una dittatura. Sul resto chiuderò non uno ma entrambi gli occhi. "Facile - obietterà qualcuno - sei cieco!" Vero, ma vi assicuro che è sempre un bell'esercizio", conclude il presidente del Governo