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Cronaca
20.08.2014 - 07:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Questo è l'Iraq: i macellai dell'Isis decapitano un giornalista e minacciano Obama. Il video dell'esecuzione pubblicato su Youtube

Brutale esecuzione del reporter James Foley da parte dell'esercito dello Stato islamico in Iraq e nel Levante: "Lo faremo di nuovo se Obama ci attacca", minacciano. La madre del giornalista: "Orgogliosa di te"

BAGHDAD - Un'esecuzione orribile che ricalca quelle a cui avevamo assistito all'inizio della guerra in Iraq. Stesse modalità, la decapitazione, stessa simbologia, la tuta della vittima uguale a quella dei prigionieri di Guantanamo. A metterla in atto sempre gli estremisti islamici, non più sotto il cappello di Al Qaeda, ma con le vesti dell’Isis (Stato islamico in Iraq e nel Levante), il temibile esercito che ormai controlla una parte del Paese. Si tratta di una rappresaglia per rispondere ai raid aerei USA che hanno fermato l'avanzata dei guerriglieri. L'ISIS ha infatti diffuso il video come "un messaggio all'America e a Obama". Il messaggio è l'assassinio crudele di James Foley, reporter 40enne di Boston, rapito nel nord-ovest della Siria il 22 novembre 2012. Nel video Foley si rivolge ai propri cari accusando gli Usa e Obama di essere responsabili della sua morte. Dopodiché il boia taglia la testa a Foley e poco dopo si vede il corpo del giornalista con la testa insanguinata poggiata in grembo. Il macellaio dell'Isis, nel corso del video dell'orrore, fa sapere che anche un altro reporter è nelle mani dei guerriglieri: si tratta di Steven Joel Sotloff, corrispondente di Time, disperso dall'agosto del 2013 in Libia. Potrebbe essere lui la prossima vittima, dice l'estremista, ma "dipende dalle prossime decisioni di Obama". Per ora le reazioni della Casa Bianca sono all'insegna della cautela. "L’intelligence Usa sta lavorando per determinare l’autenticità del video postato dall’Isis sulla decapitazione di James Foley", ha detto la portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Usa, Caitlin Hayden. Se quelle immagini fossero autentiche "saremmo inorriditi dall’uccisione brutale di un giornalista americano innocente". Youtube intanto ha rimosso il filmato dalla rete. Parla invece la madre del reporter ucciso: "Non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita cercando di rivelare al mondo la sofferenza del popolo siriano. Supplichiamo i rapitori di risparmiare la vita degli altri ostaggi. Sono innocenti, come lo era Jim. Non hanno controllo della politica del governo americano in Iraq, Siria o in altri parti del mondo". "Ringraziamo Jim - prosegue la mamma di Foley in un messaggio pubblicato su Facebook - per tutta la gioia che ci ha dato. È stato uno straordinario figlio, fratello, giornalista e persona», afferma ancora sua madre, che chiude il suo messaggio chiedendo «per favore, rispettate la nostra privacy nei prossimi giorni, mentre piangiamo per Jim".
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