Assemblea dei Verdi: no a Ecopop e Iva, sì a cassa malattia unica

I delegati Verdi, riuniti a Rotkreuz (ZG), hanno respinto l'iniziativa Ecopop con 106 voti contro 2 e 8 astensioni. Il testo non fornisce le risposte giuste, anzi crea altri problemi a livello ambientale, di politica estera e di sviluppo, ha detto la copresidente Adèle Thorens. Gli ecologisti raccomandano inoltre di votare sì alla cassa malattia unica e di respingere l'iniziativa contro l'Iva discriminatoria nella ristorazione il 28 settembre.

Limitare l'immigrazione non è una soluzione, ha aggiunto. Quello che è determinante è l'"impronta ecologica" di ognuno. L'esplosione demografica non è più un tema attuale, ha aggiunto il capo del gruppo parlamentare Balthasar Glättli. L'iniziativa vuole "far piovere preservativi" proprio su coloro che meno contribuiscono allo sfruttamento delle risorse, ha ironizzato aggiungendo: "facciamo politica per gli esseri umani e non contro".

L'iniziativa per una cassa malattia unica è stata accolta con 93 voti contro 4 e sei astensioni. Secondo i Verdi l'attuale sistema non favorisce la politica di prevenzione e promozione della salute. La compensazione dei rischi porta ad una "caccia" agli assicurati sani. La cassa unica metterebbe fine a questo sistema e permetterebbe di risparmiare, ha detto la consigliera nazionale sangallese Yvonne Gilli. Inoltre favorirebbe la trasparenza con una netta separazione fra assicurazione di base e complementari.

L'iniziativa "Basta con l'IVA discriminatoria nella ristorazione" invece non convince gli ecologisti. La riduzione del tasso dall'8 al 2,5% causerebbe un buco nelle casse della Confederazione. I vantaggi per i consumatori toccherebbero le fasce più alte di reddito, quelle che vanno spesso al ristorante, secondo i Verdi. Il testo è stato quindi respinto con 75 voti contro 10 e 4 astenuti.

Il Partito ha chiesto inoltre una maggiore trasparenza nel settore del commercio delle materie prime. Ha adottato all'unanimità una risoluzione che chiede di pubblicare le partecipazioni nel capitale di queste imprese nei registri cantonali del commercio.