Expo, i privati ci sono: raccolti oltre 900 mila franchi. Beltraminelli: “E sono certo che non è finita qui. Parteciperemo”

Si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri l’incontro tra Governo e i privati per fare il punto della situazione nel caso di un no al credito. Diversa anche la cifra che verrà realmente investita in caso di approvazione: 2.2 milioni invece dei 3.5 iniziali

BELLINZONA – Expo, i privati ci sono. Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuto infatti un incontro tra una delegazione del Governo (presenti il presidente Manuele Bertoli, il cancelliere Giampiero Gianella, e il ministro Paolo Beltraminelli, primo ad aver lanciato l’appello ai privati) e la ventina di ‘benefattori’ per fare il punto della situazione.

935mila franchi, a conti fatti, l’ammontare del finanziamento privato alla partecipazione di EXPO. Al fondo Swissloss, al momento, si dovrebbe quindi attingere per i restanti 565mila, in modo da raggiungere il milione e mezzo necessario a garantire una ‘minima’ presenza alla fiera universale di Milano.

Questo però in caso di un no il prossimo 28 settembre al credito di 3,5 milioni. Ma per il patron del Fox Town Silvio Tarchini, fra i ‘benefattori’ privati presenti all’incontro, la cifra potrebbe aumentare. Come ha dichiarato al Corriere del Ticino, “la partita elettorale non è ancora persa” e, dovesse esser negato in votazione il credito, si dice convinto che “altri privati si faranno avanti”, perché “come si può solo immaginare la nostra assenza?”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Beltraminelli, che, sempre al CdT, ha sottolineato la grande adesione di privati e altre associazioni all’appello lanciato dal Governo: “Seppur in forme diverse, hanno risposto un po’ tutti. Tutte le associazioni economiche, alcuni operatori economici e del turismo e anche alcuni della sanità. Simbolicamente se ne sono poi aggiunti altri. E sono certo, non è finita qui. Oggi abbiamo una garanzia di una certa consistenza”.

Durante l’incontro sono poi stati forniti maggiori dettagli sullo scenario che si profilerà nel caso di un sì al credito. Come noto, molti dei progetti previsti nella cifra sono ormai caduti. Perciò il Governo ha confermato che se il referendum venisse bocciato, verrebbero investiti 2.2, 2.3 dei 3.5 milioni previsti da messaggio originale. La spiegazione dettagliata delle modalità di partecipazione a Expo e di investimento dei fondi verrà però fornita la settimana prossima, quando il Consiglio di Stato avvierà la campagna in vista del voto.