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30.08.2014 - 10:290
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Scoppia la guerra dei posteggi. Cattaneo contro Zali: "Azione dirigista che danneggia l'economia". Quadri: "Combatte l'invasione di frontalieri"

Si preannuncia rovente l'incontro convocato lunedì dal ministro leghista. Lucibello della Disti: "Parlerò lunedì". Savoia: "Il PLR difende l'abusivismo"

BELLINZONA – “Il ministro Claudio Zali sta scatenando un’offensiva terroristica sui posteggi. È un’azione dirigista che danneggia l’economia”. Il presidente del PLR, Rocco Cattaneo, lancia la controffensiva contro la cosiddetta tassa di collegamento. Un “balzello” che il Dipartimento del territorio vorrebbe applicare a centri commerciali e industrie, e in generale a tutti i grandi generatori di traffico.
Si parla di una tassa tra i 50 centesimi e un franco al giorno per posteggio. Lunedì pomeriggio il consigliere di Stato leghista ha convocato i rappresentanti della Disti, la grande distribuzione (no comment per ora dal presidente, Enzo Lucibello: "Parlerò lunedì"), e delle aziende, per spiegare le sue intenzoni.

Zali aveva lanciato l’idea già in febbraio – puntando il dito contro le grandi aree di parcheggio abusive sorte in questi anni accanto agli insediamenti industriali - e adesso intende concretizzarla. Allora il ministro aveva motivato l’operazione con l’intento di ridurre il numero delle auto dei frontalieri – e quindi i volumi di traffico -, ma ora la misura pare destinata ad allargarsi  anche ai centri commerciali.
D’altra parte sono anni che il tema è sul tavolo della politica: risale al 2005 una mozione dell’allora deputato socialista Raoul Ghisletta per contenere il traffico generato dai grandi centri commerciali, introducendo posteggi a pagamento, alla quale il Governo, in cui sedeva il ministro del territorio Marco Borradori rispose: “Valuteremo”.

Ora la questione del parcheggi (lotta all’abusivismo o al precariato e introduzione della “tassa di collegamento”) rischia però di trasformarsi in una battaglia politica: il mondo economico, dalla Disti alle aziende, non ritiene sia il momento opportuno per introdurre nuovi prelievi, che alla fine si ribalterebbero sui consumatori, nel caso dei centri commerciali, o sui dipendenti delle aziende chiamati a pagare il posteggio. Se poi la proposta di un nuovo balzello viene da un ministro leghista…

Il PLR ieri sera ha diramato una nota stampa. E Cattaneo rincara la dose: “Vi sono forti preoccupazioni nel mondo dell'economia per le misure che sta attuando e intende intraprendere il Dipartimento del territorio in un periodo di difficoltà economica – dice a liberatv -. Inoltre, il censimento dei posteggi sta creando un carico di lavoro importante per le amministrazioni comunali, genera più di un malumore fra gli amministratori locali e costi aggiuntivi a carico dell'ente pubblico. La limitazione o l'eliminazione dei parcheggi presso le industrie ticinesi pone degli importanti problemi che potrebbero in futuro portare le aziende a far pagare il posteggio ai propri dipendenti, compresi quelli che abitano in Ticino. Un costo supplementare a carico del lavoratore che si deve evitare in un periodo di difficoltà economica”.

Il presidente del PLR aggiunge: “Inoltre, in alcune zone del Cantone l'eliminazione delle piazze di sosta per le auto crea dei disagi ai ticinesi che utilizzavano questi spazi per andare a fare alcune passeggiate. Si trattava di spazi non necessariamente utilizzati come parcheggi dai lavoratori, ma aree di sosta utilizzate per il tempo libero. Ora questi spazi non sono più accessibili perché sono stati installati degli ostacoli”.
 
Non è tutto: “La preoccupazione cresce anche nel commercio al dettaglio in quanto la tassa che si intende introdurre per colpire i parcheggi dei centri commerciali alla fine ricadrà su tutti i ticinesi che sono consumatori. Si assisterà all'introduzione di parcheggi a pagamento presso i centri commerciali o ad altre misure che graveranno sui clienti. Questa situazione è particolarmente negativa in un periodo in cui si lotta contro la concorrenza dei negozi posti sul confine italiano. Rendere più cara la spesa in Ticino favorirà il turismo dell'acquisto verso l'Italia”.
Insomma, sarà battaglia.

E la polemica sta già covando sotto la cenere. Il consigliere nazionale Lorenzo Quadri ha scritto sul suo profilo Facebook: “Il PLR accusa Claudio Zali di terrorismo sui parcheggi: "che pagüüüraaaa!", avrebbe detto il Nano. All'ex partitone non sta bene che il leghista Zali combatta l'invasione dei frontalieri con i mezzi che ha disposizione come direttore del Dipartimento del territorio. Forse perché la direttrice PLR del DFE, in quasi 8 anni di Consiglio di Stato, non ha fatto niente a tutela del lavoro dei ticinesi, e continua a nascondersi dietro la foglia di fico del "margine di manovra nullo"? Domanda da un milione (si fa per dire): se togliere posteggi ai frontalieri nuoce all'economia, le colonne di ore sulle strade intasate da targhe "azzurre" giovano all'economia? Il raddoppio delle stime immobiliari escogitato da Sadis (PLR) per mettere le mani in tasca ai proprietari di una casetta o di un appartamento giova all'economia?”.

Anche il coordinatore dei Verdi, Sergio Savoia, è sceso in campo contro la nota del PLR. Scrive sul suo blog: “Caro PLRT: se un parcheggio è "abusivo", vuol dire che non è un parcheggio. Se rompiamo le balle alla vecchietta che fa la spesa e lascia scadere il parchimetro per cinque minuti, cosa dobbiamo dire di quelle aziende che fanno parcheggiare centinaia di loro dipendenti, da decenni, abusivamente? Vogliamo fargli un monumento? Mi chiedo cosa pensino di questo illuminato approccio le decine di magistrati che il PLRT ha piazzato qua e là; le centinaia di poliziotti che si fanno il mazzo tutto il giorno per far rispettare le leggi. E, perché no? anche i cittadini che si vedono fare la multa perché gli è scaduto il parchimetro.
Io fossi nel PLRT mi preoccuperei del fatto che per anni gli "imprenditori" hanno assunto frontalieri a basso costo, fatto fuori territorio per due soldi e una cicca e permesso ai propri dipendenti di venire uno per macchina e posteggiare sui prati, sui marciapiedi, ai cigli delle strade e via dicendo”.

emmebi

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