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01.09.2014 - 07:400
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Stranieri e aiuti sociali, Quadri: "Caro Beltra, chi ha un permesso B non deve poter chiedere sussidi"

Il direttore del Mattino replica al ministro della Sanità: "La storia dei 40 milioni di premio pagati dai permessi B a fronte dei 17 mio di sussidio è una barzelletta..."

BELLINZONA - Permessi B e sussidi di cassa malati: continua il botta e risposta sull'asse Beltraminelli-Quadri. Ieri il direttore del Mattino ha pubblicato un articolo in cui ha sollevato la questione dei 17 milioni di franchi di sussidi che il Cantone versa ogni anno agli stranieri titolari di permessi B. Una spesa sociale da tagliare subito, secondo Quadri.

“Anche i titolari di permessi B, permessi che vengono concessi a persone che risiedono in Ticino da meno di 5 anni, hanno l’obbligo di pagare la cassa malati, che in Svizzera è un’assicurazione obbligatoria. Quindi, se hanno questo obbligo, hanno anche il diritto di ricevere i sussidi, se rientrano nei parametri di reddito stabiliti dalla legge. Esattamente come i cittadini svizzeri”, ha replicato Beltraminelli. Il ministro della sanità ha poi aggiunto che “le circa 8'000 persone a cui si riferisce Quadri pagano molti più premi rispetto ai sussidi che ricevono. A fronte dei 17 milioni di sussidi pagano circa 40 milioni all’anno in premi. Contribuiscono quindi a finanziare la nostra assicurazione malattia". 

 Beltraminelli ha infine dichiarato che,  se si vuole affrontare questo problema, bisognerebbe agire a monte, vale a dire stabilire criteri più severi per la concessione dei permessi B. “Ma questo è un tema del Dipartimento delle istituzioni diretto dal collega Norman Gobbi. Non certo del mio Dipartimento. Posso comunque dire che da qualche tempo a questa parte si guarda con maggiore attenzione ai singoli casi e si cerca di frenare la concessione di permessi B a persone che vanno poi a carico della socialità”.

Lette le considerazioni del Consigliere di Stato PPD, Quadri ha postato su Facebook una mini lettera aperta: "Caro Beltra, è sempre il gatto che si morde la coda: non bisogna rilasciare un permesso B a chi è a carico dello stato sociale. Di conseguenza chi ha un permesso B non deve poter chiedere aiuti sociali. Quello del sussidio di cassa malati è un esempio estremo, e naturalmente non poteva mancare la solita giurisprudenza che non considera chi percepisce sussidi di cassa malati come a carico dello stato sociale, ma ci sono anche titolari di un permesso B in assistenza. Tanti. 

La storia dei 40 milioni di premio pagati dai permessi B a fronte dei 17 mio di sussidio, poi, è una barzelletta: 

1) oltre a pagare i premi hanno anche usufruito di prestazioni, ma soprattutto

2) i 40 milioni di premio li hanno incassati le casse malati, mica lo stato. Lo stato, quindi il contribuente, ha per contro pagato i 17 milioni di sussidi". 

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