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Cronaca
17.09.2014 - 09:480
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ghiringhelli: Papa Francesco in pericolo? Il viaggio a Tirana, le minacce dell’Isis e le profezie di Nostradamus

Il fondatore de Il Guastafeste: “Il Papa non è tipo da farsi impressionare e come noi tutti ci riderebbe sopra. Ma provate a immaginare quali sarebbero le reazioni dei cristiani se il loro amato Francesco fosse vittima di un attentato di matrice islamica"

LOSONE – “Non vorrei passare per menagramo ma vi devo informare su alcune strane coincidenze concernenti un possibile attentato a Papa Francesco”. A scrivere è Giorgio Ghiringhelli, fondatore de Il Guastafeste, che, citando e intrecciando congiunture storiche, articoli di alcuni giornali sul tema e le profezie di Nostradamus, si chiede se non si sia veramente arrivati allo ‘scontro’ decisivo fra Occidente e il mondo dell’Islam più radicale.

Che i pericoli provenienti dall’Oriente siano uno dei principali fronti su cui combatte Ghiringhelli, è cosa nota: sua è l’iniziativa ‘anti-burqa’ e molti dei suoi interventi sono incentrati sull’Islam. E proprio da uno di questi prende le mosse la riflessione di Ghiringhelli sui pericoli in cui parrebbe occorrere il Papa.

Si tratta dell’ “opinione” che venne pubblicata sul Corriere del Ticino il 13 settembre scorso, “L’Islam e le profezie di Nostradamus”, in cui Ghiringhelli ricordava le profetiche quartine del medico e astrologo cinquecentesco e la lettura che ne hanno fatto alcuni dei suoi studiosi. Letture che, sottolineava citandole, vedono anche la Svizzera coinvolta in una “guerra terrificante”.

Ragioni editoriali hanno però portato ad accorciare il testo originale (consultabile su il sito de Il Guastafeste) e a tagliare la frase che è ora al centro della ‘denuncia’ di Ghiringhelli: “Non dimentichiamo – scriveva – che anche Papa Francesco ha detto che la terza guerra mondiale è già iniziata, e forse  potrebbe essere lui il Pontefice che secondo Nostradamus sarebbe destinato a perire in un attentato in una città attraversata da due fiumi e che ha per insegna FERT”.

Ghiringhelli cita quindi degli articoli apparsi online in cui si “si riferiva di minacce dell’ISIS di uccidere il Papa e di un allarme (“il pontefice è in pericolo”) lanciato dall’ambasciatore iracheno presso la Santa Sede” e in cui “si faceva riferimento anche al viaggio-lampo che il Papa farà domenica 21 settembre in Albania, a Tirana”.

Pur non credendo alle profezie, continua Ghiringhelli, “per curiosità sono andato a vedere su internet se la città di Tirana corrispondeva alle caratteristiche descritte da Nostradamus, e ho scoperto: che è attraversata da due fiumi (Ishem e Lana) e che nella città esiste una enorme piazza di nome Skandberg intestata a un eroe nazionale albanese che secoli or sono combatté contro i turchi ottomani riuscendo a respingerli, ed esiste un ordine cavalleresco dedicato all’eroe nazionale, le cui insegne per il grado di ufficiale sono rappresentate da una medaglia “una placca formata da una stella bianca caricata su una ghirlanda smaltata di verde e caricata da nodi sabaudi, dalle lettere FERT e da due littori incrociati, alla base del cerchio”.

Papa Francesco, conclude Ghiringhelli, “non è tipo da farsi impressionare da queste cose, e anzi, come noi tutti, ci riderebbe sopra. Però, viste anche le minacce e gli allarmi riportati nei due articoli allegati, ci si potrebbe chiedere se sia il momento giusto per il massimo rappresentante dei cristiani di recarsi in un Paese abitato per il 70% da persone di fede islamica…( e in novembre è previsto anche un viaggio del papa in Turchia : Ankara e Istanbul…). Provate a immaginare quali sarebbero le reazioni dei cristiani in tutto il mondo se il loro amato papa Francesco fosse vittima di un attentato di matrice islamica…”

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