Lurati: “Sarà una campagna difficile, soli di fronte a chi ha trasformato il confronto in un ring senza esclusione di colpi”

MASSAGNO – Con la presentazione dei cinque, è di fatto cominciata la campagna socialista in vista delle elezioni del prossimo aprile. Un inizio rimarcato anche dal presidente del PS Saverio Lurati nel discorso tenuto durante la Conferenza cantonale oggi a Massagno, in cui non mancano le sferzate, esplicite seppur non esplicitate, agli altri partiti.

Lurati ha iniziato il suo discorso parlando del programma e sottolineando che “a differenza di altri schieramenti politici” è proprio da qui che il PS inizia perché “crediamo nella forza delle idee”. Ed è per questo, aggiunge, che “da oltre un mese è a disposizione di tutti, membri del partito e simpatizzanti proprio per dar modo a ciascuno di contribuire personalmente con aggiunte, modifiche o abrogazioni”.

La campagna del PS, ha poi aggiunto, “sarà difficile”. “Dovremo affrontare avversari politici che stanno trasferendo il dibattito dal confronto allo scontro non perdendo occasione per attaccare personalmente questa o quella personalità con un’acredine senza precedenti. Stiamo assistendo ad uno sfoggio di odio viscerale nei confronti del partito socialista e dei suoi componenti che non ha precedenti, almeno nel dopo guerra”.

Un aspetto che il PS, continua Lurati, vuole mettere in luce “non per atteggiarci a vittime, non fa parte del nostro DNA, ma solo perché si sappia che grazie all’unità di intenti che ci accomuna non cadremo nella trappola che taluni ci hanno teso e continueremo con forza a propugnare le nostre idee”.

E allora, incalza il presidente socialista, “lo scontro personale lo lasciamo ad altri, a coloro che a corto di proposte concrete vuoi per una carenza di fosforo o perché asserviti ad un’ economia becera e sfruttatrice, vogliono trasformare la campagna in una sorta di ring dove si privilegiano i colpi bassi a scapito di una corretta contesa”.

Obbiettivo del partito rimane quindi quello di “denunciare le storture che albergano nel nostro cantone proponendo contemporaneamente proposte risolutive a chi vorrà ascoltarci. In un contesto come quello attuale che fa dello sfruttamento delle persone un obiettivo universalmente perseguito, noi vogliamo continuare, come abbiamo fatto da sempre, a mettere le persone al centro del nostro operato  anche se siamo e saremo molto soli”.

“Soli perché conquiste inalienabili quali la libera circolazione delle persone sono state trasformate da un mondo senza scrupoli in occasioni di nuova schiavitù. Una condizione inaccettabile che noi continueremo a combattere”, ha dichiarato Lurati ricordando poi alcuni esempi di queste storture, come quelle nel mondo bancario, “che prima sprona i propri dipendenti a operare fuori legge e poi li licenzia”, o del mondo imprenditoriale, “che opera in regime di dumping salariale e poi chiede sgravi fiscali per intascare gli utili ottenuti”, o, infine, di quello artigianale, “che opera subappalti a catena screditando il settore e disorientando la committenza”.

Storie queste ormai tristemente quotidiane, “che vedono centinaia di persone vittime di questa situazione e che con gli strumenti attuali a nostra disposizione difficilmente possiamo combattere. È quindi indispensabile elevare il livello di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e questo siamo i soli a volerlo”. Lurati ha quindi ricordato la necessità delle battaglie per ottenere questi strumenti, come i salari minimi, i contratti collettivi di lavoro, “e quando ciò non è possibile dei CNL dignitosi”

“Compagne e compagni – ha detto Lurati a chiusura del proprio intervento –, saremo molto soli ma non cederemo, non ci lasceremo trascinare in sterili dibattiti poiché noi abbiamo la forza delle idee e, soprattutto saremo capaci di svolgere un lavoro di squadra. Un squadra che saprà dimostrare la forza del collettivo senza inibire le individualità. Una squadra, se voi lo vorrete, di cui sarò orgoglioso di essere l’allenatore”.