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30.09.2014 - 07:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il Cantone studia i frontalieri: al via il maxi sondaggio. Anche Claudio Zali in dogana

Ai valichi ticinesi è scattata questa mattina all'alba la fase uno dello studio voluto dal ministro leghista per studiare la mobilità dei lavoratori di oltre confine

CHIASSO - È scattato questa mattina il maxi sondaggio voluto da Claudio Zali per studiare la mobilità dei frontalieri. I funzionari cantonali si sono presentati stamattina all'alba ai valichi cantonali per mettere in atto la prima fase del censimento. Una prima fase che prevede il conteggio del numero dei veicoli, il tipo di mezzo utilizzato e il numero di occupanti. Il tutto senza fermare nessuno e, di conseguenza, senza creare disagi al traffico. Tra ottobre e novembre scatterà invece la seconda fase che si annuncia più elaborata. I frontalieri, infatti, saranno fermati e brevemente intervistati dagli addetti del Cantone per conoscere le loro abitudini di spostamento. Una volta terminato lo studio i dati serviranno per concretizzare un pacchetto di misure volte a migliorare la mobilità. L'indagine, come detto, è scattata questa mattina praticamente ad ogni valico del Cantone: Pizzamiglio, Pedrinate, Ponte Faloppia, Novazzano, Brusata, Gaggiolo, San Pietro di Stabio, Ligornetto, Arzo, Brusino, Cassinone, Arogno, Ponte Cremenaga, Ponte Tresa, Fornasette, Gandria, Indemini, Camedo, Dirinella e Madonna del Ponte. Claudio Zali ha scelto la dogana di Gaggiolo-Stabio per visionare di persona lo svolgimento del lavoro da lui ordinato.
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