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Politica e Potere
30.09.2014 - 10:360
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Expo, anche la Gestione in pressing sul Governo: "Dateci tutta la documentazione"

I commissari hanno deciso di scrivere al Consiglio di Stato chiedendo un incontro e di poter visionare tutte le carte del caso. Il promotore dell'iniziativa Savoia: "Serve totale trasparenza"

BELLINZONA - Anche la Commissione della Gestione ora vuole vederci chiaro sul pasticcio di Expo. E per farlo i commissari hanno deciso di inviare una lettera al Consiglio di Stato affinché venga messa a loro disposizione tutta la documentazione legata alla partecipazione del nostro Cantone a Milano. I deputati vogliono in particolare visionare contratti e decisioni formali, per capire che tipo di impegni si è preso il Governo, a quale cifra e in che periodo. La Commissione questa mattina ha quindi deciso di accogliere la proposta di Sergio Savoia. Il coordinatore dei Verdi, nelle ore immediatamente successive alla vittoria del referendum, aveva annunciato l'intenzione di approfondire il caso chiedendo che a questo punto tutte le carte fossero messe sul tavolo. E i suoi colleghi hanno deciso di appoggiarlo: nessun partito ha manifestato contrarietà alla richiesta. Contestualmente all'invio dell'intera documentazione, la Commissione ha chiesto anche un incontro al Governo affinché possa spiegare le scelte effettuate su questo tormentato dossier. "Su questa faccenda bisogna fare chiarezza", commenta ai microfoni di Liberatv Sergio Savoia. "Le dichiarazioni dei Consiglieri di Stato sulla questione dei contratti e degli impegni assunti dal Cantone, sia durante la campagna referendaria sia nei precedenti incontri in Gestione, sono sempre state fumose. Ora vogliamo sapere esattamente come stanno le cose. Se dalle carte emergesse che si sono impegnati prima che si potessero impegnare sarebbe una cosa abbastanza grave. Ma non facciamo polemiche e non mettiamo il carro davanti ai buoi: aspettiamo le carte e poi giudicheremo. Quello che conta è capire come si è mosso l'Esecutivo. Quando si utilizza il denaro dei ticinesi bisogna muoversi all'insegna dell'assoluta trasparenza. Abbiamo recentemente votato anche una legge in tal senso...quindi serve trasparenza". Ma che senso ha oggi che la partita del referendum si è conclusa tornare a riaprire il libro? "Ha senso anche a futura memoria. Perché questa di certo non sarà l'ultima volta che capita di dover gestire crediti sensibili. E dunque si tratta di capire se l'agire del Governo sia stato corretto oppure pasticciato. Per come la vedo io il Governo non può assumere impegni vincolanti prima che l'iter istituzionale, ed eventualmente quello popolare, siano completamente conclusi". Se nei contratti ci fossero delle clausole che consento al Ticino di disimpegnarsi dai contratti firmati per Expo, a suo avviso dopo la vittoria del referendum queste clausole andrebbero fatte valere? "Diciamo che sarebbe molto interessante sapere se ci sono queste clausole...ripeto: aspettiamo le carte prima di giudicare. Anche se mi aspetto che il Governo opporrà ogni sorta di resistenza per evitare di tirarle fuori dal cassetto, appellandosi ad ogni cavillo giuridico possibile e immaginabile. Altrimenti le avrebbero già mostrate senza problemi. Ma la speranza è l'ultima a morire e quindi spero che il Consiglio di Stato voglia consentire alla Commissione della Gestione di poter svolgere il suo compito di alta vigilanza".
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