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Politica e Potere
01.10.2014 - 17:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Beltraminelli, Dadò, Regazzi, Fonio e Gendotti: super lista PPD per il Governo. Jelmini suona la carica: "Fuori l'orgoglio!"

Presentati i cinque candidati per il Consiglio di Stato. Il presidente: "Vogliamo essere protagonisti: faremo di tutto per affiancare a Beltra un altro ministro PPD"

SANT'ANTONINO - Paolo Beltraminelli, Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio, Sabrina Gendotti e Fabio Regazzi. Il PPD svela le carte della rosa per il Consiglio di Stato. E sono carte pesanti che compongono quella che si può definire senza paura di smentita una lista forte, un vero e proprio listone.

Accanto al Consigliere di Stato uscente, infatti, ci sono il capogruppo Fiorenzo Dadò e un altro peso massimo del partito come il Consigliere Nazionale Fabio Regazzi, che dopo averci pensato a lungo alla fine ha sciolto positivamente le riserve. Accanto a loro un nome emergente della politica cantonale e già affermatissimo a livello locale, a Chiasso per la precisione, dove ricopre la carica di Consigliere Comunale: il sindacalista Giorgio Fonio. Infine, un'altra giovane, Sabrina Gendotti, avvocato, presidente della sezione di Massagno e Consigliera Comunale nel comune luganese. "Di chiara origine leventinese", come ha sottolineato Giovanni Jelmini presentandola. E con in famiglia uno zio, Gabriele, che ha già ricoperto la carica di ministro, pur essendo stato un fiero avversario proprio dei pipidini.

Il PPD, insomma, gioca duro e pesante. Il presidente Jelmini, che ha coordinato i lavori della Commissione cerca, lo aveva  promesso che avrebbe presentato una lista di peso. Promessa mantenuta, al contrario di altri che hanno un po' deluso le aspettative. Il messaggio è chiaro: il PPD non ci sta a fare lo spettatore della sfida tra Lega e PLR, consegnandosi a un ruolo marginale. Gli azzurri vogliono essere protagonisti tanto, e forse, più degli altri. La lezione delle comunali di Lugano, e in parte delle ultime cantonali, è stata insomma ampiamente recepita. 

Ma come si è arrivati a questa lista? Nel corso del suo intervento davanti al Comitato cantonale riunito a Sant'Antonino, Jelmini si è innanzitutto soffermato sugli aspetti tecnici, elencando alcuni criteri che hanno ispirato la lista: "Il criterio della rappresentanza territoriale; quindi candidati del Sopra e del Sotto Ceneri. Il criterio della rappresentanza dell’età e del sesso; quindi almeno una rappresentante femminile e uno o più giovani. Il criterio della rappresentanza delle varie sensibilità di un partito interclassista come il nostro; quindi un rappresentante dell’economia e della realtà imprenditoriale e un rappresentante dei lavoratori e della parte socialmente più vulnerabile".

"In campo da protagonisti"

Ma il criterio più importante è stato un altro: "Abbiamo composto – ha detto Jelmini - una lista interessante, attrattiva, accattivante e ambiziosa; una lista forte che vuole inserirsi in questa competizione elettorale e che intende battersi con convinzione e determinazione, al pari di altre liste che vorrebbero confermare, rispettivamente recuperare il secondo seggio al Governo. In questa competizione non è quindi nostra intenzione rimanere a bordo campo ad assistere alla partita; in questa sfida elettorale entreremo in campo da protagonisti e giocheremo la partita fino all’ultimo minuto e lo faremo con giocatori di qualità, di spessore e di esperienza".

"Obbiettivo raddoppio"

Lista ambiziosa per un obbiettivo ambizioso: "Il prossimo 19 aprile – ha detto il presidente pipidini - vogliamo confermare il nostro Consigliere di Stato in carica, Paolo Beltraminelli, ma faremo anche tutto il possibile perché Paolo possa trovare nel Collegio governativo il conforto e soprattutto il sostegno di un amico o di un’amica popolare democratica. È per questo, care amiche e cari amici, che stasera vi presenteremo una squadra forte, coraggiosa e profilata, una squadra di personalità capaci e in grado di competere con chiunque; una squadra che sarà accompagnata e sostenuta durante tutta la campagna elettorale da un PPD unito e motivato, a cominciare, beninteso, dal Presidente".

"Le idee e le persone"

E il presidente, come ogni buon allenatore, ha voluto fin da subito motivare squadra e tifosi: " Per affrontare e vincere una sfida elettorale occorre avere le idee e le persone. Noi abbiamo le idee; abbiamo un’idea precisa del Ticino che vogliamo costruire, abbiamo un’idea precisa dei valori e dei principi che vogliamo conservare e che siamo disposti a difendere e abbiamo un’idea precisa del Paese che vogliamo consegnare alle prossime generazioni; un Paese libero, democratico, solidale, federalista, sicuro; un Paese di speranza e aperto al futuro; e tutto questo lo inseriremo nel programma elettorale che verrà presentato al Congresso. Noi abbiamo anche le persone e lo abbiamo dimostrato stasera; persone di valore, di qualità e di spessore".

"Fuori l'orgoglio!"

Le idee e le persone, certo, presupposto fondamentale per giocarsi la partita ma insufficiente per vincerla: "Per vincere la sfida elettorale, oltre alle idee e alle persone – ha aggiunto Jelmini - occorre soprattutto crederci; occorre avere il coraggio e la volontà di credere e di riscoprire l’orgoglio popolare democratico. Il mondo – diceva qualcuno - è nelle mani di chi ha il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni. Lo scrittore americano Mark Twain ha scritto:

“Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate... Sognate... Scoprite… Agite…”

Cogliamo il momento, amici, e non sprechiamo questa occasione!".

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