Non fa salire un uomo di colore sul bus e commenta: "Non voglio prendermi l'ebola". Inchiesta su un autista della Navigazione Lago di Lugano

LUGANO – Non lo fa salire sul bus e poi commenta: “Non voglio prendermi l’ebola!”. Un grave episodio di razzismo è accaduto sabato sera verso le otto sulla corriera della Società Navigazione che da Lugano porta a Campione d’Italia. Una giovane passeggera, come riporta oggi LaRegione, avendo assistito all’episodio, ha acceso il computer e inviato una e-mail alla direzione della società di trasporto pubblico. È rimasta colpita da quella che definisce “una frase infelice pronunciata dall’autista nei confronti di un uomo di pelle nera, una volta comunicatogli che non poteva salire a bordo da quella fermata”.
“Non voglio prendermi l’Ebola!” avrebbe commentato una volta ripartito il conducente. “Mi sono sentita molto ferita, anche perché sui comportamenti xenofobi sono particolarmente attenta” aggiunge la testimone.
Il problema non sta nella decisione dell’autista di non far salire il passeggero di colore, in quanto il regolamento della Società Navigazione Lago di Lugano, precisa sempre a LaRegione il direttore Francesco Beretta Piccoli, “non autorizza il trasporto locale, di competenza della Traporti pubblici luganesi. Noi effettuiamo invece un trasporto regionale raccogliendo i viaggiatori che salgono a Lugano e Paradiso per scendere a Melide, Bissone o Campione, o viceversa”.
Ma resta quella frase: “La frase è inopportuna, la nostra società – aggiunge il direttore – non appoggia né difende un impiegato che pronunci una frase di questo tipo. Ma non posso condannarlo prima di averlo sentito e prima della chiusura dell’inchiesta interna, avviata ieri. Se un nostro impiegato l’ha fatto mi meraviglia, e per questo voglio chiarirlo; se si è permesso di fare di questi commenti incorrerà sicuramente in sanzioni disciplinari previste dal contratto collettivo di lavoro”.