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16.10.2014 - 21:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

METANORD scende in campo anche nel Sopraceneri, Bobbià: “Abbiamo i numeri, ottimismo per il futuro del gas naturale”

Presentato in conferenza stampa il bilancio annuale dell’azienda energetica e le sfide future. Oltre al direttore, hanno preso la parola anche il municipale di Bellinzona Tettamanti e Bernasconi, responsabile del piano energetico cantonale

BELLINZONA – Si è tenuta oggi la conferenza organizzata da Metanord per stilare il bilancio annuale e presentare la strategia futura sul territorio. Come già dichiarato nei giorni scorsi infatti, l’azienda fornitrice di gas naturale “scende ora in campo alla conquista del Sopraceneri” e, a testimonianza dello spazio di azione che va aprendosi, all’incontro era presente anche il municipale di Bellinzona Mauro Tettamanti.

Principale artefice dell’accordo con Metanord, Tettamanti ha giustificato l’implementazione del gas naturale anche a Bellinzona in quanto già presente nei comuni della cintura cittadina. Si tratta insomma, anche in vista della ‘nuova Bellinzona’ di offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità. Secondo Tettamanti inoltre la concorrenza che potrebbe instaurarsi tra Metanord e le Aziende municipalizzate della capitale non è fonte di preoccupazione per la Città che proseguirà nei suoi progetti con le AMB, come la promozione delle pompe di calore.

Dopo aver presentato le novità, tra cui la ‘formazione d’attacco’ (nella foto), composta da tecnici del gas, ingegneri, team vendita, contabile e amministrativi nonché la squadra esterna, e la nuova mascotte, il bassotto che accompagnerà l’ultimo slogan della società, è stato il momento delle cifre principali.

Il direttore generale Edo Bobbià non ha mancato di esprimere la sua soddisfazione per i numeri che Metanord ha saputo raggiungere. La società conta a oggi 356 clienti, 788 fuochi contrattualizzati e contratti preventivati con altri 1675. A questi vanno poi aggiunti i contatti in corso anche nei Grigioni. I consumi a fine giugno hanno già superato quelli dell’intero 2013. Insomma, “lo sguardo sul futuro è ottimista”, considerando anche che il potenziale della nuova Bellinzona, con i suoi 50 mila abitanti e 17 Comuni aggregati, è grande per quanto riguarda clienti e sviluppo.

“È con loro che noi vogliamo da oggi giocare la nostra partita – ha commentato Bobbià –. Obbiettivo primario è infatti guadagnarci l’opinione pubblica del Sopraceneri. La squadra è consapevole che non sarà una partita facile, dovendo gareggiare contro altre fonti come il teleriscaldamento, la nafta, l’olio combustibile o le pompe di calore elettrico che il comune finanzia.  Ma sappiamo anche che il successo del gas naturale è crescente, piace perché è conveniente ed è sempre più spesso associato al biogas o ad altre energie rinnovabili. Inoltre presenta anche altri vantaggi ambientali e pratici, come il trasporto sotterraneo, l’assenza di polveri fini, nessun costo di stoccaggio o le spese di manutenzione e servizio contenute”.

Bobbià ha spiegato poi che il raddoppio della quantità di gas venduto è stato raggiunto soprattutto grazie alle industrie, con cui proseguono i contatti sull’intero cantone. Per quanto riguarda le economie domestiche “i loro consumi sono certamente minori, ma sono clienti fedeli e sicuri ed è su di loro che si può costruire una base di fruitori stabile”.

Altro elemento di vanto di Metanord su cui Bobbià ha voluto porre l’accento sono gli investimenti, fatti con attenzione nei confronti del territorio. “Dei 51 milioni investiti, di cui 45 nelle costruzioni, ben oltre il 90% è stato speso in Ticino o in Svizzera”.

Le prospettive per il futuro quindi sono rosee da più punti di vista. Presente all’incontro anche Giovanni Bernasconi, capo della Sezione per la protezione dell'aria, dell'acqua e autore del piano energetico cantonale, che nel suo intervento non ha mancato di rimarcare quanto il gas naturale costituirà un importante mezzo nel raggiungimento degli obbiettivi che il Ticino si è fissato.

Come lo è anche a livello federale, dove è considerato un importante vettore di transizione. “Il gas naturale – ha commentato Bobbià – giocherà un ruolo importante nella copertura di quel 40% di energia che verrà a mancare con la chiusura delle centrali nucleari. E sarà un ottimo vettore di transizione per i prossimi 40 anni, cioè fino a quando le rinnovabili non saranno sufficienti per la popolazione e per l’ulteriore crescita industriale”. La prova di questo potenziale di crescita, ha concluso, è nella direzione intrapresa oltre Gottardo, dove 900 Comuni su 2400 si stanno orientando sul gas naturale, “e questo è per noi una significativa conferma”, ha chiosato Bobbià.

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