Voli cancellati, altre segnalazioni. Marco Romano: “Riceviamo parecchie lamentele, anche molto dure contro Darwin”

LUGANO – “Come associazione passeggeri abbiamo ricevuto parecchie lamentele al nostro segretariato, alcune anche molto dure contro Darwin”, così Marco Romano, raggiunto da Liberatv in qualità di presidente dell’ASPASI (l’Associazione Passeggeri Aerei della Svizzera Italiana) per un commento sul caso segnalatoci dal nostro lettore (vedi suggeriti).

“Non è l’unico – racconta –, è successo anche a me personalmente ed è già capitato vi fossero disfunzioni e importanti ritardi. Questo dà, comprensibilmente, parecchio fastidio ai passeggeri”.

In effetti, dalla pubblicazione della testimonianza del nostro lettore, anche a noi sono giunte altre segnalazioni da parte di persone capitate nella stessa impasse. Da chi solo una volta arrivato al check-in di Agno scopre l’annullamento del suo volo e riesce fortuitamente a trovare, senza aiuto o comunicazioni alcune da parte di Swiss, il modo per giungere a Zurigo in tempo per la sua coincidenza, a chi attende il volo successivo per rientrare a Lugano all’aeroporto di Ginevra scoprendo poi che anche questo, l'ultimo della giornata, è stato cancellato.

E c’è pure chi (e ci manda lo scambio di mail avuto a riprova), come il nostro lettore ieri, prova a chiedere informazioni direttamente a Darwin scontrandosi però contro un muro di gomma. Insomma, in sostanza la risposta standard sembra essere: l’aereo è sì nostro, noi operiamo il volo, ma questo è di competenza di Swiss International Airlines, e le comunicazioni a riguardo devono pervenire da loro, noi non possiamo fornire informazioni ufficiali.

Non sembra difficile allora capire la frustrazione che può cogliere il passeggero, che si sente in mezzo a un’operazione di scarica barile bella e buona.

“Noi come ASPASI – dichiara Romano – abbiamo già provveduto a muoverci per quanto in nostro potere scrivendo una lettera a Darwin, che deve assolutamente rimediare a questa situazione, invitandola anche a comunicare in maniera più trasparente”.

E sull’apparente scarica barile, aggiunge: “È un problema tra le due compagnie. Che non si nascondano dietro questioni di forma, al passeggero non interessa chi gli dà l’informazione, lui merita e pretende, anche perché paga, di esser informato in tempi rapidi e che gli vengano sottoposte soluzioni alternative valide, come il treno o i servizi navetta”.

Romano tiene poi a ricordare che tutto ciò non è colpa di Lugano Airport. “In tutti gli aeroporti ci sono compagnie più o meno puntuali. E negli altri come ad Agno, tutte queste disfunzioni dipendono dalle società private che vi operano”.

Quando ciò avviene in un piccolo scalo come Lugano però, il problema assume ‘proporzioni bibliche’: insomma se, come ieri, il guasto tecnico richiede la sostituzione di un pezzo dell’unico velivolo che copre la tratta di Zurigo, ecco che l’intero aeroporto si blocca e non è più possibile effettuare tutti i voli della giornata. Può capitare certo, ma ecco allora che la comunicazione chiara e risolutiva diventa fondamentale.

“Chi vola spesso – commenta Romano – sa che sono cose che possono capitare a Francoforte come a Milano. Lugano è uno scalo più piccolo e va da sé che l’annullamento di un volo causi, in proporzione, disagi maggiori, non essendoci le stesse possibilità di approntare soluzioni alternative. Ma di questo non deve rispondere l’aeroporto, bensì le compagnie che vi operano”.

“Operando costantemente su Lugano poi – aggiunge –, sia Swiss sia Darwin devono capire che si tratta di fidelizzare la clientela e trattarla con i guanti bianchi. Ne è anche del loro interesse futuro comunicare al meglio possibile con i propri clienti, sull’aeroporto di Lugano come su qualsiasi altro. Perché tutte queste disfunzioni e malfunzionamenti, con i rispettivi scaricamenti di barile, alla fine nuocciono alle compagnie stesse. Anche da parte nostra c’è grande delusione e si spera quindi che da parte di Darwin ci sia una reazione e una informazione più chiara e veloce.”.

ibi