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22.10.2014 - 16:210
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

Macellerie: giù i salari minimi in Ticino. L'OCST: "Dinamica da dumping salariale"

Il sindacato si schiera contro il nuovo accordo tra i macellai svizzeri e l’Associazione svizzera del personale di macelleria che prevede una riduzione del 5% dei salari minimi nel nostro Cantone e nel Giura

LUGANO - L'OCST va all'attacco sul nuovo accordo tra i macellai svizzeri e l’Associazione svizzera del personale di macelleria. Un accordo che prevede una riduzione del 5% dei salari minimi in Ticino e nel Giura. "Sorprende - scrive il sindacato in una nota -. la stravagante decisione di applicare in due Cantoni di frontiera una riduzione del 5% dei salari minimi contrattuali. Una soluzione che condanna dei Cantoni già sottoposti a forti pressioni determinate dalla Libera circolazione delle persone a dei salari ancora più bassi. Un metodo di concertazione che mette in evidente difficoltà pure la formazione professionale finalizzata a un’attività che si pretende mantenere qualificata". "L’OCST - conclude il sindacato - non coinvolta come tutti gli altri sindacati nell’attività contrattuale di questa associazione del personale, stigmatizza questo modo d’agire in quanto trascina con sé una dinamica di dumping salariale apparentemente concordata con il personale e nel contempo pericolosa".
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