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24.10.2014 - 08:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dopo i furti a Lionza il Municipio di Centovalli scrive al Consiglio Federale: "La dogana di Camedo va immediatamente ripristinata"

Il sindaco Giorgio Pellanda: "Per far tornare la gente a vivere in Valle o a rimanerci dobbiamo in primis garantire la sicurezza. Il ritorno della dogana è importante anche per questo"

CENTOVALLI - La dogana di Camedo va ripristinata con con apertura controllata 24 ore su 24. A chiederlo è il Municipio di Centovalli attraverso una lettera firmata dal sindaco Giorgio Pellanda e indirizzata al Consiglio Federale. "In seguito agli accordi di Schengen, nel 2003 - si legge nel testo - anche la Dogana di Camedo è stata smantellata nel senso che non è più custodita, ciò che ha anche comportato la perdita di famiglie con bambini che frequentano la scuola. Essa è così diventata una frontiera di libero accesso; una sorta di “Confine di Stato” virtuale e fragile, ridotto a segnale o indicazione geografica fra Svizzera e Italia. Un’impostazione intesa a cambiare radicalmente usi e costumi di chi transita fra un confine e l’altro con le guardie di confine investite in compiti di controllo saltuari delle persone e delle merci lungo il raggio della zona di confine. Un lavoro certamente bene eseguito da parte dei funzionari doganali congiuntamente con il corpo di polizia che tuttavia riteniamo non sia sufficiente a bloccare la crescente criminalità e la delinquenza importata dall’estero; essa può essere focalizzata unicamente mediante il “passaggio obbligato” che è la dogana tradizionale. Dogana tradizionale che sicuramente scoraggia l’utenza malintenzionata e che tranquillizza, anche a livello psicologico, la popolazione che per fortuna ha ancora scelto di vivere in periferia". "Nel caso del nostro Comune di Centovalli - nato nel 2009 in seguito all’aggregazione di Borgnone - Intragna e Palagnedra con l’obiettivo di combattere lo spopolamento - il turbamento degli abitanti per la paura di furti – invoglia la popolazione ad abbandonare la valle (o a non abitare in valle) poiché la qualità di vita non è più garantita ed è sostituita da incertezze e timori. In questo senso il Municipio si sta prodigando con il massimo impegno nella speranza di vedere ritornare la gente nella nostra valle: dobbiamo garantire in primis la sicurezza e dei servizi efficienti. Il ritorno della dogana è importante anche per questo. I recenti furti nella frazione di Lionza, terminati con la tragica morte di due giovani, in concomitanza con la rapina a mano armata di Brusino Arsizio e Pedrinate sono atti emblematici gravissimi e facilitati dalle dogane minori incustodite. Da noi questi episodi degli ultimi tempi hanno contribuito a creare nella popolazione un clima di incertezza verso chi ha il dovere di proteggere tutti i suoi cittadini, garantendo loro una qualità di vita dignitosa e serena". "Ci rendiamo perfettamente conto - scrive ancora l'Esecutivo - che la soluzione del problema è politico ma va finalmente risolto, non certamente sulla base di risposte improduttive come quella data dalla Consigliera Federale Evelyne Widmer-Schlumpf con lettera del 20 marzo 2014 al Comune di Mendrisio (e comuni limitrofi) secondo cui, citiamo: “…la regola generale è quella di impiegare le risorse di personale disponibili in modo possibilmente ottimale”. A nostro parere non è necessariamente il numero dei funzionari doganali che operano nei paesi di confine (la polizia di prossimità che sarà generalizzata a partire dal 2015 assolverà i necessari compiti di controllo) quanto piuttosto la presenza del posto doganale fisso in cui risiedono le guardie. Non spetta a noi analizzare i motivi che hanno accolto l’iniziativa contro l’immigrazione di massa del 9 febbraio scorso; osserviamo però che l’esito della votazione è stato anche determinato dalle scarse misure di prevenzione in materia di sicurezza della Confederazione nei confronti del Canton Ticino. Il Ticino non è Berna né Zurigo né Lucerna: è una realtà di confine che deve essere maggiormente considerata, nel caso specifico con misure di sicurezza veramente efficaci che possono essere garantite unicamente con il ripristino delle dogane minori, fra cui anche il valico di Camedo. Da parte nostra siamo sempre più convinti che libera circolazione non debba significare smantellamento dei controlli sistematici ai confini di Stato. Del resto anche negli aeroporti si viene controllati e nessuno reclama". "Per quanto ci riguarda - termina la lettera - chiediamo che venga ripristinata la dogana di Camedo con apertura controllata 24 ore su 24".
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