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Secondo Me
25.10.2014 - 08:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Romano: “Caro Leoni, ti sbagli: ecco perché Ecopop è un'iniziativa assurda, sconclusionata e xenofoba"

SECONDO ME: “La limitazione dell’immigrazione è troppo ferrea e arbitraria. In base a quali criteri saranno ammessi? Chi primo arriva entra, chi dopo aspetta? L’economia ne risentirà"

di Marco Romano*

Ho con interesse letto le riflessioni di Andrea Leoni sull’iniziativa Ecopop e sulla campagna in corso (per leggere l'articolo clicca qui). Apprezzo che vi sia dibattito. La democrazia diretta ci offre questa grande opportunità. Condivido numerose della problematiche esposte, ma dopo aver approfondito contenuti e risvolti dell’iniziativa sono convinto che creerà più danni che benefici alla Svizzera. Piuttosto che commentare gli argomenti dei contrari, l’abile Leoni potrebbe cercare di delineare per i lettori in qualche riga i risvolti diretti di un’accettazione del testo proposto. Cosa succederà il giorno seguente e nei 2-3 anni successivi? Come reagirà l’economia e di conseguenza lo sviluppo socio-economico del Paese? Come si porrà la Svizzera a livello internazionale, con i Paesi circostanti in primis? Quale sarà l’evoluzione degli insediamenti e come evolverà la qualità dell’aria?

Mi batto con decisione per un NO poiché ritengo la proposta totalmente fuori misura. La limitazione dell’immigrazione proposta (+ 0.2 all’anno) è troppo ferrea e arbitraria. Si tratta di 16'000 persone; non vi è margine, il calcolo matematico è definito chiaramente. In base a quali criteri saranno ammesse? I medici tedeschi sì e il personale per la gastronomia no? Chi primo arriva entra, chi dopo aspetta? I muratori italiani per le ditte di Zurigo sì e per quelle piccole ticinesi no? Non mi dilungo, aspetto che mi si dica come sarà applicata. Di certo tuttavia, l’economia ne risentirà e in maniera pesante. Vi sarà carenza di manodopera, oggi un problema reale non un’invenzione della politica. Ne va del benessere di tutti.

L’iniziativa viene in aggiunta presentata con una connotazione ambientale. Limitando l’immigrazione preserveremmo il territorio, bloccheremmo la cementificazione e miglioreremmo globalmente la situazione ambientale. Non essendo la Svizzera un’isola lontana migliaia di chilometri da tutti gli altri Paesi mi chiedo come si possa fare astrazione dal contesto globale. L’ambiente è una sfida globale, che necessita approcci locali e non egoistici. L’aria che respira Leoni a Chiasso non è anche quella “sporcata” a Como? Territorio e risorse naturali vanno gestite con riguardo e responsabilità da tutta la popolazione residente, Svizzera o straniera. E’ troppo facile dare la responsabilità all’immigrazione, dimenticando le proprie azioni e responsabilità.

La rigidità della proposta, così come il testo medesimo dell’iniziativa che prevede la rottura di tutti gli accordi internazionali in contrasto con il nuovo articolo della Costituzione, permettono a priori di affermare che un sì determina la fine della via bilaterale con l’Unione Europea. Una scelta coraggiosa con rischi enormi per il nostro Paese. Si sta, non senza difficoltà ma con grande determinazione (che lo si creda o meno), trovando la via migliore per applicare il nuovo art. 121a volto a regolare l’immigrazione. Questo nuovo articolo romperebbe tutto il lavoro in corso e metterebbe fuori gioco la Svizzera. Come vogliamo relazionarci con chi ci sta attorno?

E infine un appunto sulla proposta di investire nella pianificazione famigliare nei Paesi da cui proviene l’immigrazione. Concetto assurdo e assolutamente inopportuno nella Costituzione di un Paese che si definisce sovrano e democratico. Cosa dovremmo realmente fare? Quali benefici avrebbe per i Paesi coinvolti e per la Svizzera? E’ internazionalmente provato che l’evoluzione della natalità dipende dalla formazione e dallo sviluppo economico di un Paese. La Svizzera deve andare a pianificare la natalità nel mondo?

Termino con le parole che hanno dato spunto all’articolo di Leoni. Quest’iniziativa è a mio giudizio “assurda, sconclusionata e xenofoba”. Xenofoba poiché si fonda sul concetto che riducendo l’immigrazione si risolvono le sfide ambientali. E’ xenofoba la visione dell’iniziativa, non chi decide di sostenerla. Buon dibattito…un SI ha delle conseguenze e non è solo un segnale…

*consigliere nazionale PPD

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