GINEVRA – Nei suoi sessant’anni di attività, prima dell’avvento della fotografia digitale, il CERN ha accumulato un archivio fotografico immenso: qualcosa come un quarto di milione di immagini, che il centro di ricerca di Ginevra sta ora digitalizzando.
L’enorme raccolta, per la maggior parte in bianco e nero, mostra immagini di scienziati al lavoro, dettagli di oggetti e strumenti, momenti di esperimenti o osservazioni. E nella maggior parte dei casi una didascalia permette di capire quale sia il contenuto della foto e chi vi sia ritratto.
Nella maggior parte. Già, perché in altri l’immagine ritratta, priva di qualunque indicazione, rimane un mistero per gli stessi studiosi, che non si sono però persi d’animo e hanno deciso di chiedere aiuto alla rete.
Appello che si configura anche come una specie di ‘Indovina cosa’: la foto misteriosa viene postata sui profili social e sul sito del CERN e gli utenti hanno tempo qualche giorno per cercare di svelare l’arcano.
“In molti casi, almeno una qualche sorta di descrizione è presente, permettendoci di identificare il contenuto delle immagine. Tuttavia, altrettanti album rimangono ancora senza un titolo, il nome delle persone nelle foto, una descrizione della strumentazione, e così via. E noi crediamo che la maggior parte di queste informazioni può esser recuperata grazie al crowdsourcing”, scrive il CERN nel lanciare il suo appello alla comunità di internet (qui).