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Cronaca
29.10.2014 - 13:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"C'è un motoscafo carico di droga": intervento congiunto dal Ticino e dall'Italia

Mega esercitazione transfrontaliera questa mattina sulle acque del Lago Maggiore: all'operazione hanno partecipato Polizia cantonale e Guarda di Finanza

LOCARNO - Dopo l’esercitazione internazionale di salvataggio denominata “Nettuno 10”, organizzata da enti svizzeri e svoltasi nell’aprile 2010 sulle acque del lago Ceresio, oggi in mattinata sul lago Maggiore, si è svolta l’esercitazione “Nettuno 14”, che ha visto in azione mezzi nautici della Polizia lacuale nonché mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Como.

All’esercitazione hanno presenziato ufficiali della Polizia cantonale e della Guardia di Finanza e i responsabili del Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale (CCPD) di Chiasso. Le esercitazioni congiunte sono importanti per mantenere un elevato livello di efficienza degli equipaggi delle unità nautiche e degli elicotteri, per testare la funzionalità delle comunicazioni e l’integrazione tra le diverse componenti ma, soprattutto, per verificare la prontezza d’intervento in situazioni di soccorso o di illeciti perpetrati sui laghi tra il Ticino e l’’Italia

L’esercitazione “Nettuno 14” si è svolta tramite la simulazione di un intervento operativo nei confronti di un’imbarcazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, la Sala Operativa della Guardia di Finanza ha segnalato la presenza sul lago di un motoscafo, sospettato di traffici illeciti che, dopo aver forzato il valico lacuale italo- svizzero, si è diretto a tutta velocità verso sud, in direzione della sponda varesina del lago Maggiore. Immediatamente è scattato l’allertamento dei mezzi aerei e nautici della Guardia di Finanza in servizio di vigilanza sulle acque del lago. Dall’alto, un elicottero ha individuato il motoscafo sospetto, comunicando alle motovedette in azione l’esatta posizione dello stesso. I Finanzieri hanno raggiunto il motoscafo che, a questo punto, è stato costretto ad invertire la rotta dirigendosi nuovamente verso il valico lacuale con la Svizzera. È stata pertanto attivata anche la Polizia del Cantone Ticino che, con una propria imbarcazione, ha bloccato l’ingresso lacuale nel territorio ticinese.

Ormai braccati, i membri dell’equipaggio, giunti in prossimità del confine, hanno gettato in acqua il carico di stupefacenti, prontamente recuperato dai militari della Guardia di Finanza. Durante tali fasi concitate, è stata anche simulata la caduta in acqua di uno dei trafficanti, soccorso dai sub della Polizia Cantonale. Infine, i Finanzieri del ROAN, hanno effettuato l’abbordaggio del motoscafo ed arrestato per traffico internazionale di stupefacenti i membri dell’equipaggio.

L’esercitazione ha riscosso vivo apprezzamento da parte delle Autorità intervenute ed ha evidenziato, ancora una volta, le capacità degli equipaggi di governare i mezzi nautici, di gestire ed analizzare prontamente le notizie operative, nonché l’ottima collaborazione tra la Polizia del Cantone Ticino e la Guardia di Finanza.

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