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Cronaca
29.10.2014 - 16:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

GastroTicino contro la sezione ribelle: "Non accettano i verdetti democratici"

L'associazione prende posizione sull’istanza della sezione GastroLagoMaggiore e Valli che contesta davanti alla Pretura la non elezione del proprio presidente

SEMENTINA - GastroTicino ha convocato oggi i media all’Albergo Ristorante Cereda di Sementina per fornire in modo trasparente tutte le informazioni necessarie a chiarire la propria posizione in merito alle notizie apparse oggi su alcuni media. Nocciolo della questione l’istanza della sezione GastroLagoMaggiore e Valli che contesta davanti alla Pretura la non elezione del proprio presidente da parte dell’organo supremo della federazione, l’assemblea dei delegati.

Alla conferenza stampa era presente l’avvocato Marco Garbani, responsabile dell’Ufficio giuridico di GastroTicino (nella foto, ndr.), che ha proposto una cronistoria tecnico-giuridica della vicenda.

Il presidente Massimo Suter si è invece soffermato sull’attività di GastroTicino a favore di tutti i soci e delle Sezioni, ricordando che il 12 maggio al Monte Verità, l’assemblea dei delegati ha letto il nuovo Consiglio di amministrazione composto da: Massimo Suter (presidente, nuovo), Antonio Florini (vicepresidente), Danilo Gobbi (cassiere) e i membri Daniele Meni, Nunzio Longhitano, Luca Banfi, Ketrin Kanalga (nuova), Michael Lämmler (nuovo) e Fabio De Robbio (nuovo).

"Dal 12 maggio, data dell’elezione del nuovo Consiglio d’amministrazione - si legge in una nota diffusa dall'associazione - i soci hanno apprezzato non solo l’impegno nel proseguire il lavoro portato avanti negli scorsi anni dai colleghi, ma anche un nuovo clima di distensione e impegno che ha portato la federazione a concentrarsi su nuove e decisive sfide per la categoria. Purtroppo, queste diatribe innescate da pochi “dissidenti”, distolgono forze ed energie che si concentrano sull’imponente mole di lavoro che GastroTicino sta portando avanti nell’esclusivo interesse dei soci".

"GastroTicino - prosegue il comunicato - cresce proprio grazie a un clima di condivisione, unità d’intenti e collaborazione tra i soci, il personale, il Consiglio d’amministrazione e le Sezioni, con le quali la federazione collabora. Proprio per il fatto che i 1.600 soci testimoniano la loro vicinanza e la loro soddisfazione, GastroTicino è perplessa che l’incapacità di alcuni di accettare i verdetti della democrazia, distolgano preziose energie che sarebbero impiegate a favore dei soci. Soci che anche nel Locarnese sono schierati a fianco di chi, ogni giorno, si batte per i loro diritti, nel loro esclusivo interesse e non per personali giochi di potere. Per questa ragione GastroTicino farà di tutto per difendere gli interessi di tutti gli associati in questa diatriba che rischia di mettere in difficoltà soprattutto i 450 soci di una Sezione, per il volere di pochi. E di questo, siamo certi che i soci del Locarnese ne sono consapevoli".

"Sul congelamento della collaborazione al progetto Locarno Città del Gusto 2015 - si conclude la nota - vi è poco da aggiungere. È oltremodo razionale che GastroTicino non possa sedere nello stesso gremio nel quale siede una Sezione che per pretese inaccettabili l’ha trascinata in Pretura. A malincuore, quindi, GastroTicino attende gli eventi e le decisioni di chi di dovere. A questo proposito sarà il Comitato di GastroLagoMaggiore e Valli a dover trarre le dovute conclusioni e ad assumersi le proprie responsabilità".

 

 

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