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Salute e Sanità
30.10.2014 - 10:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Clinica Luganese, scendono in campo i sindacati e Besso Pulita: "Siamo preoccupati. Nella vendita si privilegi chi garantisce il valore del non profit"

"C'è apprensione tra il personale, che teme i rischi connessi con la vendita dell’istituto a un gruppo privato che ne modifichi la natura e attui stategie di risparmio"

LUGANO - Il futuro della Clinica Luganese suscita sempre più interrogativi e preoccupazioni. Oggi si registrano due nuove prese di posizione. La prima viene dai sindacati, OCST e VPOD. La seconda dall'associazione Besso Pulita.

Iniziamo dalla nota sindacale: "L’incertezza sul futuro della clinica Moncucco genera apprensione tra il personale, che teme i rischi connessi con la vendita dell’istituto a un gruppo privato che ne modifichi la natura no profit.

Se una tale eventualità dovesse realizzarsi il timore dei sindacati OCST e VPOD è che vengano riproposte strategie di risparmio già applicate in altre cliniche del Cantone e della Svizzera, quali l’esternalizzazione di servizi generali, ma anche di attività specialistiche, ritenute in modo errato non più centrali al core business ospedaliero oltre che scelte strategiche indirizzate a soppressioni di reparti o attività non più necessarie nell’ottica di un’ottimizzazione delle sedi del gruppo proprietario.

Allontanare, ancora una volta, il centro decisionale di un’attività economica essenziale fuori dal Ticino equivale a ridurre l’attenzione per i bisogni della popolazione e del territorio.

Molti collaboratori hanno espresso in questi giorni l’auspicio che la vendita della clinica avvenga ad acquirenti che manifestino intenzioni chiare e precise garanzie riguardo all’occupazione e alle condizioni di lavoro del personale, all’impegno di non esternalizzare servizi e attività della clinica, e al fatto di non procedere a ristrutturazioni attraverso lo smembramento dell’attuale struttura.

Sulla clinica incombe un altro pericolo: quello di compromettere i mandati assegnati dalla pianificazione ospedaliera cantonale. Questa preoccupazione è fondata, alla vigilia di decisive sedute della speciale Commissione parlamentare chiamata ad esprimersi sulla nuova lista ospedaliera cantonale e i relativi mandati di prestazione.

Secondo il personale e i sindacati è possibile scansare tali rischi mantenendo il carattere no profit affermato nella storia centenaria della clinica Moncucco. 

Questa continuità potrà essere assicurata se la Congregazione proprietaria della clinica privilegerà una delle offerte di acquisto rese pubbliche in questi giorni dalle due Fondazioni ticinesi no profit e dall’Ente ospedaliero cantonale.I Sindacati chiedono un incontro con il Consiglio d’amministrazione e la Congregazione proprietaria della Clinica".

La nota di Besso Pulita!

"L’Associazione Besso Pulita! è seriamente preoccupata per il futuro della Clinica Moncucco. La struttura, perfettamente integrata nel quartiere e particolarmente sensibile ai bisogni della popolazione, potrebbe cambiare destinazione: da non profit, diventare profit o entrare nell’orbita dell’Ente Ospedaliero Cantonale. Besso Pulita! lancia un appello agli attuali proprietari affinché considerino la funzione dell’Ospedale nel quartiere e il suo importante ruolo sociale e formativo. La vendita a una società profit snaturerebbe le fondamenta della struttura a scapito degli abitanti. Un’eventuale cessione all’Ente Cantonale, a medio termine, apre notevoli interrogativi e i timori che una pianificazione ad ampio raggio, non sensibile ai reali bisogni delle entità locali, finisca per far fare a Moncucco la fine dell’Ospedale di Acquarossa.

La Clinica Moncucco, che vanta una tradizione secolare, ha un’identità specifica e una politica nosocomiale particolarmente attenta ai bisogni dei degenti: una struttura realmente “a misura dei pazienti”. Assicura a tutto il quartiere (5'500 abitanti), alla città e ai comuni limitrofi un servizio d’urgenza, di radiologia, di diagnostica e di riabilitazione (fisioterapia, ecc.) d’assoluta qualità. La persona è considerata e seguita da una rete di medici altamente competenti che sanno interagire perfettamente. La Clinica ha pure un alto valore economico per Besso, già sottoposto a forti tensioni su questo fronte. Non si dimentichi, inoltre, il ruolo di formazione dell’Ospedale che va dai cuochi, alle infermiere, ai medici assistenti. Una struttura, eccellentemente diretta, che forma ogni anno un centinaio di giovani. È riconosciuta dalla Federazione dei medici svizzeri (non meno di una ventina di medici assistenti sono attualmente in formazione), opera con la SUPSI e ha già assicurato con i suoi professori la collaborazione con la nascente facoltà di biomedicina in Ticino. Cancellare tutto questo per motivi prettamente finanziari, o finire assorbita da una mega struttura cantonale senza alcuna garanzia di continuità, cagionerebbe un irreparabile danno non solo al quartiere di Besso, ma alla città e a tutta la regione".

Red

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