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Politica e Potere
31.10.2014 - 07:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

E dopo il primo richiamo arriva la convocazione: aumenta il pressing del Cantone su Lugano

Seconda lettera degli Enti locali nel giro di poche settimane: Norman Gobbi ed Elio Genazzi hanno deciso di convocare il Municipio a Bellinzona per vederci chiaro sul risanamento dei conti della Città

BELLINZONA/LUGANO - Seconda letterina nel giro di poche settimane. Stesso mittente: la sezione Enti Locali. Stesso destinatario: il Municipio di Lugano. Stesso tema: il risanamento finanziario. Il Cantone aumenta il pressing sull'Esecutivo cittadino impegnato da settimane a tentare di sbrogliare la matassa del preventivo 2015. In particolare di raggiungere l'obbiettivo fondamentale: quella trentina di milioni di risparmi necessari per rimettere in carreggiata i conti. Ma dopo la prima lettera che si limitava a una richiesta di documentazione, questa volta gli Enti Locali hanno fatto un passo avanti, convocando il Municipio a Bellinzona per un incontro con il Capo della Sezione Elio Genazzi e con il ministro delle istituzioni Norman Gobbi. Un incontro, insomma, ai massimi livelli. La notizia è stata anticipata questa mattina dal Corriere del Ticino. Il CdT ha pure raccolto alcune dichiarazioni dell'alto funzionario cantonale: "La situazione è seria – premette Genazzi – ma non tale da esigere da parte nostra una vigilanza stretta. Siamo sicuri che la Città ha ancora margini di manovra. La situazione è seria ma non si deve drammatizzare". Però, aggiunge, "dal punto di vista tecnico questa situazione deve essere affrontata in modo serio, guardando oltre la politica". Il capo della Sezione Enti Locali, come è normale che sia, cerca di gettare acqua sul fuoco con dichiarazioni all'insegna della massima collaborazione istituzionale. Vietata la parola "commissariamento", per capirci. Ma è chiaro che il gesto di convocare la Città rappresenta una prima assoluta. E di questo non lo può negare nessuno. "Di lettere ai Comuni – commenta ancora Genazzi al Corriere – ne inviamo tutti i giorni. Certo che Lugano è Lugano e questo non solo per la sua grandezza o la sua popolazione, ma anche per l’impatto finanziario che ha sull’intero Cantone". Il CdT ha sentito anche Marco Borradori. E anche il sindaco di Lugano tenta di "Capiamo perfettamente - afferma - che l’autorità voglia sapere dei nostri progressi. Per noi sarà un’occasione privilegiata per ribadire ciò che diciamo da tempo, e cioè che molte delle nostre difficoltà sono riconducibili a travasi di oneri non indifferenti dal Cantone ai Comuni". Vale a dire la perequazione intercomunale: Lugano, nonostante le difficoltà, versa attualmente una trentina di milioni ai comuni più poveri. Ma a che punto sono i lavori sul preventivo? "Siamo a buon punto – risponde Borradori – o perlomeno quasi a buon punto. Davanti a noi restano ancora decisioni piuttosto importanti da prendere. Ma abbiamo già analizzato tutte le spese e tutte le opportunità e sono convinto che questo sarà un lavoro che avrà ottime ripercussioni anche sul futuro".
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