Lugano, Quadri salva Exstasia: "Rispetto a quello che c'è su internet quella fiera è perversa come una puntata dei Barbapapà"

LUGANO – Continua a suscitare reazioni la polemica scaturita intorno alla fiera del sesso Exstasia che per la seconda volta sbarcherà a Lugano a partire dal 30 gennaio. Le Chiese evangeliche hanno lanciato una petizione contro l'appuntamento a luci rosse. E già diversi esponenti del partito del pro e dei contro hanno preso posizione con reciproche accuse di "moralismo" e "immoralità". Sulla faccenda ha preso posizione anche il capo dicastero Turismo della Città di Lugano Lorenzo Quadri: "Almeno uno spunto per sorridere oggi c'è... - ha su Facebook scritto il municipale leghista - a parte il fatto che la città di Lugano semplicemente affitta uno spazio e che la considerazione "Si è inoltre dichiarato che eventi di questo tipo favoriscono la crescita come città" è inventata di sana pianta e non l'ha mai detta nessuno (cosa siamo, Shinjuku - Kabukicho? le fiere dell'erotismo non figurano nelle linee di sviluppo di Lugano) bisognerebbe anche mantenere un minimo di senso della realtà: oggi basta un collegamento internet ed anche un minorenne accede tranquillamente a spettacoli nei confronti dei quali Extasia è perversa come una puntata dei Barbapapà". "Senza dimenticare che l'anno scorso Extasia non ha provocato problemi di sorta, che si svolge al chiuso e che accedono solo maggiorenni, tra l'altro pagando un biglietto d' ingresso non proprio popolare", ha aggiunto Quadri nel suo post. "La Confederazione - conclude il municipale leghista - realizza e sbatte in strada sotto gli occhi di tutti, bambini compresi, una campagna cartellonisca, pagata dal contribuente, con raffigurazioni di copule etero– ed omosessuali per stop aids (tra l'altro nessuno ha capito dove le due signore rappresentate su uno dei manifesti infilerebbero il profilattico), e bisogna preoccuparsi per Extasia? Si attende con curiosità la marea di firma che senz'altro verrà raccolta visto il gravissimo problema sociale rappresentato da una fiera dell'eros; un po' come la disoccupazione giovanile, tanto per fare un paragone..."