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27.11.2014 - 09:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, che dribbling di Zali: sì a un aiuto del Cantone alla Città ma devono alzare il moltiplicatore

Il ministro leghista prende posizione sul salvataggio della Città: "Lugano non può pretendere sforzi dal Cantone senza fare sacrifici e continuando a bere champagne"

LUGANO - Clamoroso ma fino a un certo punto, visto che l'uomo non è per nulla nuovo a prese di posizioni spiazzanti. Claudio Zali interviene nel dibattito sul salvataggio di Lugano, allineandosi sostanzialmente sulla posizione espressa dal presidente del Governo Manuele Bertoli. Il Consigliere di Stato leghista si dice disponibile a entrare in materia sull'ormai famigerato "sconto" che la Città a chiesto al Cantone sui contenuti perequativi per far quadrare i conti, ma non a gratis. In una lettera inviata ai colleghi di Governo, come riferito ieri sera dalla RSI, Zali scrive che "Lugano non può pretendere sforzi dal Cantone senza fare sacrifici e continuando a bere champagne". Una presa di posizione molto netta e che di certo non avrà suscitato entusiasmi, per un usare un eufemismo, al Municipio a maggioranza leghista in riva al Ceresio. Anche perché Zali è il Consigliere di Stato luganese della Lega in Governo. Il ministro leghista, prima di dare una mano a Lugano, vuole insomma che siano poste delle chiare condizioni. Tra queste c'è l'aumento di qualche punto del moltiplicatore, finora categoricamente escluso dal Municipio, e in particolare dal sindaco Marco Borradori e dal capo dicastero finanze Michele Foletti, dopo il rincaro di 10 punti dello scorso anno.
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