ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
28.11.2014 - 08:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, la versione di Zali: "Mai parlato di champagne! Ma sul moltiplicatore un altro piccolo sforzo la Città lo deve fare"

Il Consigliere di Stato leghista smentisce di aver utilizzato nello scritto ai colleghi l'ormai celebre metafora. Ma conferma la sua posizione in merito alle condizioni che la Città deve soddisfare per ottenere un aiuto dal Cantone

LUGANO - Zali smentisce. Zali conferma. Zali precisa. All'indomani delle polemiche sorte in merito alla sua posizione sul salvataggio di Lugano, messa nero su bianco in una lettera indirizzata ai colleghi di Governo, il Consigliere di Stato leghista torna sull'argomento mettendo i puntini sulle "i". A cominciare dalla frase che tanto ha fatto discutere: "Lugano non può pretendere sforzi dal Cantone senza fare sacrifici e continuando a bere champagne". Queste, secondo la RSI, le parole scritte da Zali nella famigerata missiva ai ministri. Ma lui, in una lunga intervista concessa al Corriere del Ticino, smentisce: "Ma quale champagne, non ho mai scritto una cosa simile, non sarò di certo io ad andare a centellinare il vino ai luganesi. Nella lettera indirizzata ai colleghi di Governo, finita per qualche curiosa ragione in mano ad alcuni media, e nella quale, ripeto, non si parla affatto di champagne, espongo semplicemente il mio punto di vista al collegio governativo per preparare la discussione su alcune proposte formulate dal Dipartimento delle istituzioni in merito alle richieste formulate dalla Città di Lugano. Tutto lì, con la massima trasparenza". Per il resto il ministro leghista conferma la sua posizione: disponibile a sostenere come Cantone il salvataggio di Lugano ma la Città deve fare un ulteriore sforzo, anche con il moltiplicatore. "In quella lettera - spiega Zali - scrivo che in virtù dell’importanza di Lugano per l’intero Cantone, degli innegabili problemi in ambito perequativo e di quanto pagato negli anni dalla Città, occorre sostenere Lugano tramite un contributo straordinario transitorio di 30 milioni su tre anni. Il tutto però vincolato a qualche condizione: la presentazione del piano finanziario e di un rigoroso piano di risanamento su 3-4 anni, l’applicazione della tassa sul sacco dei rifiuti a partire dal 2015 la ridefinizione e il ridimensionamento, in sinergia con il Cantone, delle attività museali collaterali al LAC. In aggiunta a ciò nella mia lettera affermo che Lugano, come del resto era già stato detto durante l’incontro del 20 novembre tra la Città e il Governo, deve valutare la possibilità di aumentare di alcuni punti percentuali il moltiplicatore d’imposta, un piccolo sforzo, anche simbolico, necessario per poi trovare il consenso tra i Comuni e in Parlamento sul contributo straordinario. Un valutazione politica, la mia, che non ho problemi a ribadire"
Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
lugano
città
zali
cantone
champagne
moltiplicatore
sforzo
lettera
posizione
governo
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved