BELLINZONA – Polemiche e toni non usuali secondo ASSEA quelli utilizzati ieri e per cui l’Associazione Economia e Ambiente ritiene dovuta una precisazione. “I rappresentanti di ASSEA hanno seguito il dibattito in Gran Consiglio per sentire in prima persona tutte le opinioni e le posizioni, anche quelle più critiche nei confronti del mondo dell’economia, con lo scopo di raccogliere stimoli di riflessione. Spiace sinceramente che questa presenza sia stata interpretata e strumentalizzata, attribuendole addirittura il fine di voler influenzare il dibattito parlamentare. Niente di più errato, che rasenta la diffamazione e la delegittimazione dei deputati in parlamento”.
Fatta la precisazione, ASSEA, con una nota odierna, torna a ribadire che continuerà a lavorare alla ricerca di soluzioni praticabili e che “presenterà a breve una serie di misure efficaci per contrastare il problema del traffico” (E la nota si conclude infatti comunicando che “nei prossimi giorni ASSEA annuncerà una conferenza stampa in cui indicherà le sue proposte e il suo piano di azione”).
L’Associazione infatti, seppur accolto con favore, “non ritiene che il rinvio della tassa al Governo costituisca un motivo di festeggiamento. È convinta invece che bisogna raddoppiare gli sforzi nella ricerca di soluzioni concrete, ripristinando un dialogo serio e costruttivo volto alla ricerca di misure condivise”. Questa, aggiunge, “l’unica via percorribile per giungere alla riduzione del traffico sulle strade e al miglioramento della situazione ambientale nel nostro Cantone” e non la tassa di collegamento proposta che, si ribadisce nella nota, “così come presentata avrebbe comportato un ulteriore salasso per i cittadini ticinesi”, senza ottenere gli auspicati effetti.
Inoltre, scrive ASSEA aggiungendo una “nota più positiva: Dal mondo economico sono già arrivati importanti segnali in merito alla disponibilità a implementare rapidamente delle misure concrete praticabili sia a livello di singola azienda sia di comparto territoriale. Il lavoro in questo senso sta proseguendo, non da ultimo grazie agli impulsi e agli stimoli proposti da ASSEA”.
L’auspico, conclude la nota, “è che ora il Governo, dando seguito al mandato del parlamento, avvii al più presto una procedura di consultazione seria e approfondita, chiudendo questo periodo di contrapposizioni sorde e aprendone uno di dialogo vero. La decisione presa dal parlamento lo scorso 17 dicembre dovrà permettere a tutti gli attori coinvolti e interessati alla riduzione del traffico di concentrarsi su questo vero problema, e non su delle misure fiscali che non lo influenzano minimamente”.