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18.12.2014 - 18:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Fiscalità dei frontalieri, accantonata la risoluzione dei Verdi: “La bocca è piena di grandi parole, ma nei fatti si sceglie di tatticheggiare”

Polemica nota degli ecologisti dopo la decisione “dell’intero parlamento, dall’MPS alla Lega: Gli artisti della procrastinazione hanno di nuovo messo davanti a tutto le proprie ambizioni elettorali, lasciando da parte le preoccupazioni dei Ticinesi"

BELLINZONA – La proposta dei Verdi volta a respingere la riforma della fiscalità dei frontalieri è stata accantonata, il partito prende quindi amaramente, e polemicamente, atto che “tutti i partiti, dall’MPS alla Lega, con la sola eccezione dei Verdi, hanno deciso che votare sulla proposta di risoluzione non sia prioritario. È l’ennesimo rinvio alle calende greche di una decisione che avrebbe segnalato al parlamento federale la totale contrarietà dei ticinesi a instaurare una fiscalità preferenziale per i frontalieri”.

E invece, incalzano nella nota stampa, “nonostante le grandi parole con cui tutti i partiti si riempiono la bocca, per l’ennesima volta la maggioranza del parlamento ticinesi, esclusi i Verdi, ha scelto di rinviare e tatticheggiare”. Un modo di procedere “inaudito e scandaloso” per gli ecologisti: “Mentre a Bellinzona si traccheggia, a Berna si prepara la riforma della fiscalità che rappresenterà un altro durissimo colpo per le finanze cantonali”.

“Con calma olimpica gli artisti della procrastinazione hanno di nuovo messo davanti a tutto le proprie ambizioni elettorali, lasciando in secondo piano le legittime preoccupazioni dei Ticinesi”.

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