BELLINZONA – La proposta dei Verdi volta a respingere la riforma della fiscalità dei frontalieri è stata accantonata, il partito prende quindi amaramente, e polemicamente, atto che “tutti i partiti, dall’MPS alla Lega, con la sola eccezione dei Verdi, hanno deciso che votare sulla proposta di risoluzione non sia prioritario. È l’ennesimo rinvio alle calende greche di una decisione che avrebbe segnalato al parlamento federale la totale contrarietà dei ticinesi a instaurare una fiscalità preferenziale per i frontalieri”.
E invece, incalzano nella nota stampa, “nonostante le grandi parole con cui tutti i partiti si riempiono la bocca, per l’ennesima volta la maggioranza del parlamento ticinesi, esclusi i Verdi, ha scelto di rinviare e tatticheggiare”. Un modo di procedere “inaudito e scandaloso” per gli ecologisti: “Mentre a Bellinzona si traccheggia, a Berna si prepara la riforma della fiscalità che rappresenterà un altro durissimo colpo per le finanze cantonali”.
“Con calma olimpica gli artisti della procrastinazione hanno di nuovo messo davanti a tutto le proprie ambizioni elettorali, lasciando in secondo piano le legittime preoccupazioni dei Ticinesi”.