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Politica e Potere
21.12.2014 - 13:080
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Emanuele Verda: "Non mi candido sulla lista PLR per il Governo. Ecco gli errori del mio partito e come vedo gli altri"

Intervista all'esponente PLR: "È tempo di finirla di lisciare il pelo al cittadino a fini elettorali. Lo si illude mostrandogli un nemico, rievocando come un mantra il 9 febbraio ed uno statuto (frontalieri), tutto è colpa dello straniero"

Emanuele Verda, negli ultimi giorni i giornali hanno fatto più volte il suo nome quale 5 petalo della rosa PLRT per il Consiglio di Stato...
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Si e mi ha dato la piacevole sorpresa di ricevere numerosi messaggi di stima ed incoraggiamento. Tuttavia è pura proiezione giornalistica, probabilmente strategia finalizzata a coprire altre candidature".  

Quindi non é disponibile a candidarsi?
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Non sono mai stato candidato. Già a suo tempo, in occasione della composizione della lista, avevo declinato l’invito di Michele Morisoli. Gli impegni professionali e di formazione erano e sono tali da non aver il tempo senza sottrarne ancora alla famiglia. E sarebbe comunque stata una candidatura diversa".

In che senso ?
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È tempo di finirla di lisciare il pelo al cittadino a fini elettorali : non gli si fa un piacere. Per acquisir voti lo si illude mostrandogli un nemico, ripetendo come un mantra una data (9 febbraio 2014) ed uno statuto (frontalieri), riversando colpe sullo straniero. Mi ricorda i versi “Aspettando i barbari” di Kavafis dove la soluzione è il nemico ed il conflitto per rinsaldare i confini. E ci si deresponsabilizza. Oggi siamo confrontati ad un passaggio epocale, flussi migratori, crisi economiche alle nostre frontiere, cambi di paradigmi. Qua serve riseminare se vogliamo raccogliere. La risposta al disagio sociale ed alle sofferenze provocati dalla disoccupazione non è il “frontaliere fö di ball”. L’errore è dar retta a chi cerca il nemico alle frontiere senza  capire che dobbiamo investire nelle nostre risorse senza più aspettarci garanzie che oggi non ci sono più. Le soluzioni si costruiscono se si pongono i termini corretti del problema".

E della gestione - a livello tempistico e tattico - del dopo Antonini da parte dei vertici PLR ?
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Andava gestita meglio prima, alla candidatura. Verificate meglio le motivazioni di Antonini per assumersi le responsabilità di una candidatura e di una lunga campagna. Il poi è stato inopportuno, già solo nella forma. Rilanciando Laura Sadis, soprattutto Giovanni Merlini da ex-presidente ha avuto poco garbo per il ruolo di Cattaneo. Ma si trattava di un’occasione troppo ghiotta per levarsi di torno una forte concorrente per il Nazionale il prossimo autunno. La politica è anche questa, ambizioni personali rivestite da lodevoli intenti. Laura Sadis che ha fatto un gran lavoro sul mercato del lavoro per fronteggiare disoccupazione e favorire il reinserimento dei ticinesi. Basta andare ad analizzare cosa è stato fatto in altri cantoni con problemi simili (Ginevra, Vaud, Basilea) per accorgerci che questi stanno lavorando oggi a misure che da anni il DFE ha implementato. Ma qui da noi, paga di più uno sfottò sbattuto sui giornali che il serio lavoro a risolvere problemi".

Cosa ne pensa del clima politico cantonale in generale ?
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Il disturbo narcisistico di personalità è una patologia che va vieppiù diffondendosi; non se ne può più di quotidiani avvitamenti dell’ego. Parlare poco e dare risposte con i fatti, essere cauti nelle critiche e mirare a costruire soluzioni, dovrebbero essere elementari modalità di far politica. Sarà il surriscaldamento del pianeta, ma oggi il nostro modo di far politica è sempre più da democrazia del sud d’Europa, con le relative conseguenze. Qui si fa campagna elettorale da mesi ed ancora non si è capito quali siano i progetti e le soluzioni sul tavolo per gli anni a venire. Ed anche noi elettori ci mettiamo del nostro : scegliere chi votare ora é come scegliere chi tifare, dove si perde di vista ogni oggettività e se va male non si rinnova l’abbonamento e si parla male dell’allenatore. Per avere una politica migliore aiuterebbe non solo avere un po’ meno politici che cambiano bandiera, ma anche elettori un po’ più disposti a votare meno di pancia, andando oltre gli slogan d’effetto".

Alcune sue riflessioni sulle prossime elezioni. Lega in difficoltà? Verdi in ascesa? Possibile raddoppio PLR? PPD sorpresone?
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Difficile, mi arrischio. La Lega nel 2011 godeva dell’accordo con l’UDC che le ha garantito preziosi punti percentuali per il raddoppio, che mancheranno ad aprile. Il post Giuliano Bignasca è tuttora irrisolto e non hanno risolto i problemi che da anni proclamano di risolvere. Il miglior consigliere di stato leghista (finora), l’unico di fatto non eletto democraticamente, non avrà alcun problema ad esserlo anche ad aprile. Probabilmente solo. La campagna acquisti dei Verdi prosegue, ma non è annacquando il vino che diventa migliore, anzi, si confonde l’avventore, a maggior ragione riproducendo dinamiche di compianti personaggi politici del recente passato (la copia non vale mai l’originale). Il PLR ha buone idee e buoni candidati e può contare sulla sostanza del suo lavoro : se eviterà ulteriori sorprese nei prossimi mesi ed i suoi candidati attaccheranno, si riprenderà. Il PPD ha schierato i suoi nomi più noti, sembra “ora o mai più” : tutto sta a capire per quale ragionevole obiettivo. Sarà interessante osservare come gestiranno la campagna e se, qualora ad essere eletto non sarà quello giusto, questi rinuncerà per il seguente. “La Destra” è un’incognita, sarà interessante capire se in Ticino c’è maturità per una destra di sostanza e non di sola contestazione. Il PS, benché il suo Consigliere di Stato sia uomo di fine intelligenza, non mi sembra si profili con risposte attuali e valide a problemi nuovi, non vedo progresso". 

emmebi

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