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Politica e Potere
24.12.2014 - 10:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sex scandalo a Zugo, in manette il presidente dell'UDC: ha fatto sesso con una deputata dei Verdi utilizzando le "gocce del K.O"?

Clamorosa vicenda accaduta nella notte dopo i festeggiamenti per la nomina del nuovo presidente del governo cantonale. Il politico fermato potrebbe aver fatto ricorso alla potente droga sintetica per scopi sessuali

ZUGO - Nuovo scandalo a sfondo sessuale negli ambienti della politica: a Zugo il presidente dell'UDC cantonale Markus Hürlimann si trova da ieri in stato di fermo per fatti accaduti nelle prime ore di sabato, dopo i festeggiamenti per la nomina del nuovo landamano (presidente del governo cantonale). Il 40enne avrebbe fatto sesso con una gran consigliera dei Verdi. Gli inquirenti dovranno appurare se nella vicenda sia stato fatto uso di cosiddette "gocce del K. O.". Questa droga, versata di nascosto nelle bibite, rende la vittima facilmente manipolabile fino a farle perdere i sensi, esponendola a facili abusi. Dietro le complicate designazioni chimiche gamma-idrossibutirrato (GHB), gamma-butirrolattone (GBL) e butandiolo l (BD) si celano tre sostanze simili, meglio conosciute come «gocce KO» o Liquid Ecstasy. Per le loro caratteristiche, si prestano particolarmente per scopi subdoli: si tratta di polveri incolori o di liquidi dal sapore salato o leggermente saponoso, praticamente inodori. Sono idrosolubili e possono essere aggiunte facilmente alle bevande di nascosto. Già quindici minuti dopo l'assunzione si manifesta uno stato di euforia che si trasforma poi in stanchezza. Le gocce KO rafforzano inoltre gli effetti di altre droghe assunte contemporaneamente. Se il dosaggio è eccessivo, insorgono nausea, stati di stordimento e profonda incoscienza, insufficienza respiratoria. Al risveglio, le vittime non ricordano più nulla. In caso di avvelenamento, i pazienti devono essere posti sotto sorveglianza medica e, dato il caso, a respirazione artificiale. Il consumo occasionale non genera dipendenza, ma se assunte a lungo in dosi elevate, queste sostanze creano dipendenza fisica e psichica. Ma tornando ai fatti. All'indomani dei festeggiamenti, la 34enne granconsigliera Jolanda Spiess-Hegglin - che è pure copresidente dei Verdi di Zugo - non si ricordava più nulla e si è recata in ospedale per effettuare esami dell'urina e del sangue, ha detto all'ats la portavoce dell'autorità di perseguimento penale di Zugo Judith Jecklin, confermando notizie diffuse oggi da vari media. La portavoce ha precisato che è stato l'ospedale a segnalare il caso agli inquirenti. Non c'è quindi stata una denuncia. L'inchiesta è stata aperta perché ci si trova in presenza di un reato perseguibile d'ufficio: atti sessuali con persone dipendenti. Quello che è certo è che durante la festa che si è tenuta in un hotel di Zugo, dopo la parte ufficiale dei festeggiamenti per la nomina del nuovo presidente del governo, è stato consumato molto alcol. Il Ministero pubblico intende ascoltare diverse persone per chiarire cosa sia veramente accaduto. Il vicepresidente dell'UDC di Zugo, Thomas Aeschi, non ha voluto per il momento rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, rimandando ad un comunicato che il partito diffonderà nel pomeriggio. In giornata è attesa anche una decisione sulla fine dello stato di fermo del politico finito in manette.
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