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Politica e Potere
24.12.2014 - 14:030
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, le tre bottiglie di vino donate ai consiglieri comunali scatenano la polemica. L'avvocato Bernasconi: "Non mi è chiara la base legale dell'autoregalo"

Il deputato Boneff: "Sui social network invece, chi non ha responsabilità né spesso intende assumerle, si sfoga spargendo letame con l'innaffiatoio"

LUGANO - Tutto inizia, come spesso accade, con un post su Facebook. Lo scrive sul suo profilo l’avvocato Ares Bernasconi: “Pare nei giorni scorsi siano state recapitate gratis tre bottiglie di vino ai Consiglieri comunali di Lugano... non mi è chiara la base legale per questo "autoregalo" (il regolamento non parla di bottiglie)”.

Togliamo il “pare”. Le bottiglie sono state recapitate. E anche se siamo a Natale la polemica corre sul social. Interviene il deputato Armando Boneff:
“Credo che il Municipio della prima città del Cantone abbia la facoltà di decidere l'invio di un centinaio di bottiglie di vino, autoprodotto secondo antiche tradizioni mai contestate. Tale decisione non dovrebbe violare alcuna legge poiché il valore della merce è nei limiti consentiti. Trovo estremamente dannoso attaccare per il gusto di attaccare l'autorità costituita anziché unire le forza propositivamente. Non è vero che tutto fa schifo, non è vero che le nostre istituzioni sono marce, non è vero che la maggior parte dei politici è corrotto. Le dispute nelle sedi appropriate fanno parte della dinamica democratica e anche le parole "forti" usate fra avversari appartengono ad un linguaggio gergale (cioè una specie di codice interno). Sui social network invece, chi non ha responsabilità né spesso intende assumerle, si sfoga spargendo letame con l'innaffiatoio. È facile insinuare dubbi e criticare chi fa. Molto più facile che impegnare se stessi”.

Replica Bernasconi: “Discussione interessante che ha messo in luce come le cose non siano chiare: da un lato c'è l'atto di alienazione del Municipio, dall’altro il divieto di accettazione di doni dei Consiglieri, la cui retribuzione a carico della Cassa comunale è esaustivamente regolata. Insomma una zona grigia con un bel ?”. 

Interviene anche il consigliere comunale Marco Seitz:
“Ma basta essere polemici, se avete così tante idee candidatevi e fatevi eleggere. A Natale le polemiche mettiamole da parte. Ares comunque nella cantina comunale c'è tanto di quel vino, è giusto farlo fuori prima che va in aceto... un buon vino, ringrazio il municipio per questo apprezzatissimo gesto”.

Poi è volta di altre due consigliere, Sara Beretta Piccoli, che scrive: “L'anno scorso ne ho ricevute 6... Quest'anno 3... Mah, anche senza stavo bene uguale!...”.

E Melitta Jalkanen: “Quando ho cominciato in CC sette anni fa, erano gli uscieri comunali che portavano a casa due bottiglie. Poi sono diventate sempre di più, l'anno scorso sei bottiglie, spedite per posta, in un imballaggio di polistirolo (non riciclabile), e spese consistenti. Secondo me sarebbe simpatico e forse anche ragionevole se all'ultimo Consiglio Comunale prima di Natale i consiglieri (presenti) trovassero una o due bottiglie sul banco, da portare a casa. Di più non è necessario, e vista la situazione attuale, è indifendibile. Ho sempre ricevuto - per ogni riunione - il gettone di presenza, e la tessera che mi permette di uscire da qualsiasi posteggio comunale, nota bene, in qualsiasi giorno e dopo una sosta illimitata. Questa tessera l'ho ricevuta anch'io che non sono mai venuta in auto a una riunione. La ricevono anche quelli che non si presentano”.
Insomma, la polemica è lanciata…

red

 

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