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29.01.2015 - 08:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Zali replica a Cattaneo: "Ho a cuore l'economia e l'ho dimostrato". Intanto il ministro congela la tassa sui posteggi: "Le circostanze cambiano"

Il ministro: "Quello che è successo è un terremoto monetario con conseguenze per l’economia ticinese. Non è prioritario introdurre la tassa di collegamento in questo momento"

BELLINZONA – “Sorvolo su tutto, tranne che sull’accusa di essere un nemico dell’economia. Lascio parlare i fatti”. Il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, replica così al presidente del PLR, Rocco Cattaneo, che ieri gli ha lanciato un attacco frontale sul Corriere del Ticino, accusando il ministro di considerare l’economia come una specie di “associazione per delinquere”. Le critiche di Cattaneo a Zali prendevano spunto dal discorso pronunciato dal consigliere di Stato all’assemblea dei Verdi di sabato scorso, in particolare all’appello a “dire no agli interessi economici”.

All’inizio del 2014, replica oggi Zali, sempre sul Corriere del Ticino, “ho sottoposto al Governo, che purtroppo non vi ha dato seguito, delle proposte concrete per tentare di arginare l’assalto di padroncini e distaccati. In primavera ho fatto inserire nel bando per il rinnovo della concessione per l’area autostradale di Bellinzona l’obbligo di attribuire a ditte svizzere i lavori di ristrutturazione. Notizia di questi giorni, si tratterà di 28 milioni di franchi. Lo scorso autunno ho invece avviato la consultazione della revisione della Legge sulle commesse pubbliche che introdurrà (una prima a livello nazionale) l’obbligo per gli enti pubblici e quelli sussidiati di deliberare in favore di ditte svizzere, eventuali subappalti compresi. Valore stimato di queste commesse: circa 350 milioni di franchi all’anno. Infine, poche settimane dopo ho dato avvio alla fase di consultazione anche della nuova legge che andrà ad istituire un albo degli artigiani. I messaggi concernenti queste proposte legislative saranno presentati a breve al Consiglio di Stato”.
La mia coscienza nei confronti della nostra economia, conclude il ministro, è dunque tranquilla, “anche perché, da quasi 15 mesi, dirigo il Dipartimento del territorio e non il DFE”.
L’ultima frase sembra una stoccata alla sua collega liberale radicale Laura Sadis.

Ma intanto, ieri Zali ha preso una misura a sorpresa: come riferisce il Quotidiano della RSI, ha congelato la tassa di collegamento, nota anche come tassa sui posteggi.
Una tema che Cattaneo ha sollevato nella sua invettiva rievocando la polemica legata all’accusa (soldatini della grande distribuzione) lanciata da Zali ai deputati che si opposero alla tassa in Gran Consiglio.
Il ministro ha motivato la sua decisione con i tempi grami sul fronte economico: "Le circostanze cambiano. Quello che è successo è un vero e proprio terremoto monetario con conseguenze per l’economia ticinese; è il  momento di riflettere sul da farsi e non è prioritario introdurre la tassa di collegamento in questo momento".
Va ricordato che sempre ieri, AITI e Camera di commercio hanno chiesto al Consiglio di Stato ticinese di non gravare di nuove tasse l’economia cantonale confrontata con l’emergenza legata al “super franco”.
Dopo che il Gran Consiglio aveva approvato il principio della tassa ma bocciato la proposta di applicazione, il ministro aveva detto che sarebbe tornato con un nuovo progetto riveduto e corretto entro la fine della legislatura. "Sono aperto ad ogni tipo di negoziazione – ha detto ancora alla RSI – non credo che la tassa entrerà in vigore nel 2015". Intanto, lunedì prossimo è in agenda un incontro tra il ministro e i rappresentanti delle associazioni economiche.

red

 

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