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Secondo Me
01.02.2015 - 10:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Michele Kauz: "Tifo Ambrì, ma quel mandato diretto a Botta per la Valascia non mi piace"

SECONDO ME - Il consigliere comunale di Lugano: "Una società famosa, con una grande storia e un grande prestigio, più volte supportata dalla popolazione e dal Cantone, non avrebbe dovuto macchiare il suo curriculum con questo fattaccio"

di Michele Kauz

Pur essendo un  tifoso dell’Ambrì-Piotta non concordo per nulla sull’ultima vicenda che ha coinvolto la Valascia e mi riferisco al mandato concesso in modo diretto dal Presidente della società HCAP Filippo Lombardi all’architetto Mario Botta per la progettazione della nuova pista.
Nulla (per ora) da dire contro le intenzioni del noto ideatore, ma a dare particolarmente fastidio è il fatto che il Presidente, e oltretutto anche Consigliere agli Stati, si permetta di scavalcare le normali prassi per l’attribuzione di un mandato di tale importanza.
Se è vero che l’HCAP sta agendo in piena legalità essendo un ente privato, è altrettanto vero che l’opera, del costo complessivo di 35 ma forse anche 45 milioni di franchi, beneficerà di molti sussidi, motivo in più per fare un concorso. La società sportiva riceve già tuttora sussidi e aiuti cantonali, e li ha ricevuti per anni, essendo come molte altre attiva nel settore giovanile e quindi punto importante per la formazione di migliaia di ragazzi di tutto il nostro cantone.
Una società famosa inoltre, con una grande storia e un grande prestigio che, più volte supportata dalla popolazione e dal Cantone, non avrebbe dovuto macchiare il suo curriculum con questo fattaccio.
La ragione di questo procedere, secondo il Presidente, è la mancanza di tempo: una delle condizioni imposte dalla Lega di hockey affinché l'Ambrì possa restare in serie A, infatti, è la costruzione della nuova pista entro il settembre 2018. Una giustificazione che condivido, ma la questione della tempistica era già nota in precedenza e pertanto bisognava anticipare la domanda di concorso, non arrivare all’ultimo e con questa scusante in tasca presentarsi al pubblico con un progetto pronto, frutto di un mandato diretto al signor Mario Botta.
È un vero peccato che un personaggio pubblico come Lombardi abbia voluto seguire la scorciatoia del mandato diretto dato che inoltre, come sostengono in molti, i tempi per realizzare uno stadio entro il 2018 ci sono ancora, anche se si fosse proceduto con un concorso pubblico.

* consigliere comunale di Lugano

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