Accordo Svizzera-Italia, il PLR: "La Confederazione risarcisca il Ticino"

BERNA - La Confederazione risarcisca il Ticino! Anche il PLR va al contrattacco sull'accordo tra Svizzera e Italia e chiede che la Svizzera indennizzi il nostro Cantone per la parte dell'intesa, quella sull'imposizione dei frontalieri, che svantaggia finanziariamente il Ticino. A mettere nero su bianco la proposta in una mozione è il deputato Franco Celio, con il sostegno dei colleghi di gruppo Roberto Badaracco, Bixio Caprara, Samuele Cavadini, Giorgio Galusero, Lorenzo Orsi e Stefano Steiger. Celio mette in evidenza innanzitutto come l'accordo preveda la cancellazione della decisione recentemente adottata dal Gran Consiglio di applicare ai frontalieri il moltiplicatore d'imposta al 100%. Così come la clausola anti 9 febbraio: l'applicazione dei contingenti farebbe decadere il nuovo accordo e si tornerebbe a quello attualmente in vigore siglato nel 1974. "La Confederazione - scrive Celio - non ha alcuna competenza per sindacare sulla giustezza o meno di scelte effettuate dai Cantoni nell’ambito di questioni di loro pertinenza, per cui la clausola sopraccitata relativa alle imposte dei frontalieri - oltre ad essere di dubbia legittimità - causerebbe al nostro Cantone perdite fiscali dell’ordine di diversi milioni di franchi all’anno. Appare evidente che il citato accordo - fosse anche positivo sotto altri spetti, o utile da un punto di vista dell’interesse nazionale – creerebbe al Ticino, per i motivi detti, seri problemi". Per questi motivi Celio e i firmatari della mozione chiedono al Consiglio di Stato di attivarsi per chiedere che Berna versi al Ticino la differenza fra il 78% e il 100% del moltiplicatore d’imposta comunale o, in alternativa, della differenza fra il 38,% delle imposte incassate dai frontalieri che il Ticino deve riversare ai Comuni italiani di frontiera e il rimborso medio dovuto dagli altri Cantoni di frontiera ai rispettivi Stati confinanti.