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Cronaca
02.03.2015 - 17:030
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

Franco forte, Laura Sadis incontra nuovamente le parti sociali: ecco le strategie per sostenere l'economia ticinese. E sui minimi salariali...

Il DFE: "Un ritocco temporaneo dei minimi previsti dai contratti normali di lavoro sarà possibile solo dimostrando le difficoltà delle aziende tenute a rispettarli"

BELLINZONA - La Direttrice del Dipartimento delle finanze e dell’economia Laura Sadis ha nuovamente incontrato oggi, a poco più di un mese dalla prima riunione del 28 gennaio, i rappresentanti delle parti sociali per discutere delle conseguenze dell’apprezzamento del franco e, in particolare, della loro evoluzione.
L’incontro, scrive il Dipartimento, ha permesso “di effettuare un nuovo e ampio giro di orizzonti, permettendo alle associazioni economiche, ai sindacati, nonché ai rappresentanti del settore turistico e dei consumatori di esporre la situazione dei rispettivi settori di competenza con la Consigliera di Stato”.

A livello generale, prosegue la nota, “la riunione odierna ha evidenziato effetti differenziati per i vari settori economici. Mentre il comparto industriale è confrontato con preoccupazioni e conseguenze di più breve termine, i settori del turismo, del commercio o quello finanziario saranno toccati dalle ripercussioni del franco forte su un periodo di tempo più ampio”.

In un clima di confronto aperto e costruttivo, che ha ribadito l’importanza del dialogo tra le parti sociali, si legge nel comunicato, è stato così possibile fare il punto su quanto emerso durante il precedente incontro e discutere nuove eventuali misure per affrontare la situazione. "In particolare, oltre al lavoro già svolto in queste settimane con l’applicazione di alcuni strumenti già a disposizione – come le indennità per lavoro ridotto –, sono emerse alcune proposte eventualmente attuabili sia a livello federale che cantonale.”

Nel primo caso, sulla scia di quanto già fatto nel 2011, si potrebbe richiedere alla Confederazione di valutare un’estensione del periodo di indennità per lavoro ridotto da 12 a 18 mesi. Sul piano cantonale, è invece emersa l’importanza di una pronta applicazione della nuova Legge per l’innovazione economica, attualmente al vaglio del Consiglio di Stato. 

Infine, conclude la nota del Dipartimento, “per quanto riguarda la possibilità di sospensione o ritocco dei contratti normali di lavoro attualmente in vigore, le condizioni sono nuovamente apparse molto chiare. L’adozione di un CNL rappresenta l’esito di un percorso complesso e articolato che, grazie a delle inchieste del mercato del lavoro indicate dalla Commissione tripartita, permette di accertare la presenza di abusi salariali gravi e ripetuti in un dato settore. Un’eventuale adattamento temporaneo dei minimi salariali contenuti nei contratti in vigore potrebbe essere valutato solo ed esclusivamente in presenza, da un lato, di un dettagliato rapporto che dimostri e quantifichi le difficoltà incontrate dalle ditte tenute al rispetto dei salari minimi in vigore e, dall’altro, a fronte di un'ampia e imprescindibile convergenza delle parti sociali”.

red

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