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05.03.2015 - 16:340
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Accordi fiscali, il Ticino vuole far parte del gruppo che concretizzerà la road map

Con una lettera indirizzata al Segretario di Stato Jacques de Watteville, il Consiglio di Stato ha chiesto formalmente la presenza di un rappresentante del Cantone nel gruppo di pilotaggio

BELLINZONA – Con lettera odierna indirizzata al Segretario di Stato Jacques de Watteville, il Consiglio di Stato ha chiesto formalmente la presenza di un rappresentante del Cantone nel gruppo di pilotaggio che dovrà concretizzare la roadmap firmata a Milano il 23 febbraio 2015.

Il Governo ha inoltre comunicato che per poter combattere concretamente il dumping salariale, la piena imposizione in Italia dei lavoratori frontalieri dovrà avvenire dopo un periodo transitorio congruo, indicativamente di cinque anni al massimo.

Il Consiglio di Stato ha anche chiesto di inserire nel nuovo accordo sui frontalieri un articolo che prevede lo scambio di informazioni spontaneo sui redditi conseguiti dai lavoratori indipendenti e dai lavoratori distaccati sul territorio di uno Stato da parte dei residenti nell’altro Stato.

Per il Governo cantonale, nonostante il sostegno alle soluzioni concordate con l’Italia dalla Confederazione, vi sono ancora molti aspetti che dovranno essere approfonditi nei prossimi mesi. Fra questi, i più rilevanti sono l’applicazione del moltiplicatore comunale votato dal Parlamento, l’uscita da tutte le black list italiane e l’accesso al mercato italiano da parte degli istituti finanziari del Cantone.

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