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Pane e Vino
17.03.2015 - 11:410
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Antonio Ferriroli vs Andrea Trinca, da Brione a Intragna, l'oste sindaco a cena dallo chef. Intervista doppia tra gastronomia, vino e politica

Riaprono il loro ristorante in questi giorni: il 19 marzo segna infatti l’inizio della nuova stagione. Antonio e Andrea si raccontano dopo una cena al Centrale. E per le cantonali dicono...

di Marco Bazzi

INTRAGNA – Riaprono il loro ristorante in questi giorni: il 19 marzo segna infatti l’inizio della nuova stagione. Antonio Ferriroli a Contra, Andrea Trinca a Intragna. I ristoranti sono il Centrale e l’Osteria Ferriroli, nota anche come l’Osteria dal Sindac, perché Antonio è sindaco di Brione sopra Minusio.
Questa intervista doppia, tra gastronomia e politica, nasce da una serata al Centrale, con Trinca ai fornelli e Ferriroli a tavola. Menu: ravioli al brasato e capretto nostrano delle Centovalli.
I due chef (ma Ferriroli preferisce definirsi “oste”) si sono conosciuti nel 2006 tramite un amico, grazie al lavoro e alla passione per il vino. Di tanto in tanto si rendono reciprocamente visita nei rispettivi ristoranti. In cucina Ferriroli indossa l’inconfondibile casacca arancione, Trinca una giaccia bianca da chef.

Età?
Andrea: “Trentasette anni”.
Antonio: “Cinquantadue anni”.

Soprannome?
Andrea: “Andy”.
Antonio: “Brüsabistec”.

Attività politica?
Andrea: “Nessuna”.
Antonio: “Sindaco di Brione. Di fede PLR, liberale però, non radicale. Aggiungo che la politica per il successo del mio ristorante è un buon contorno…”.

La vostra carta vincente?
Andrea: “La passione per il lavoro”,
Antonio: “L’ospitalità”.

Specialità?
Andrea: “Le paste e gli gnocchi fatti in casa, dove penso di dare il meglio di me stesso e mi sento un po’ artista… E in autunno la selvaggina, che è l’apoteosi…”
Antonio: “Carni alla griglia e risotti, in particolare quello allo Champagne con castagne e lardo”.

Come scegliete le carni?
Andrea: “Punto sui prodotti nostrani, curando molto la frollatura, e faccio capo alla macelleria  Freddi di Intragna”.
Antonio: “Essendo la griglia la mia specialità, cerco i migliori prodotti sul mercato internazionale. Carni ben frollate e di razze selezionate, come Fassona e Chianina. E tra le due prediligo la seconda”.

E il vino?
Andrea: “Anche in cantina punto sui prodotti locali, quindi vini ticinesi, Merlot e altri vitigni. Un mondo ancora tutto da scoprire…”.
Antonio: “Adoro la Barbera, quella fatta come si deve, e in generale i vini piemontesi. Ma propongo anche una buona selezione di vini ticinesi”.

Clientela?
Andrea: “In primavera ed estate più turisti, in autunno e inverno quasi tutti ticinesi”.
Antonio: “Prevalentemente locale, anche in estate”.

Il piatto che avete apprezzato di più nel ristorante dell’altro?
Andrea: “La grigliata mista fatta da Antonio”.
Antonio: “Le paste fatte da Andrea, e il capretto di questa sera era squisito…”.

Visto che manca poco alle elezioni, auspici e candidati?
Andrea: “Mi piacerebbe che in Governo entrasse un giovane del Locarnese, come Nicola Pini, che la Lega perda un seggio, e che in Consiglio di Stato rimanga Norman Gobbi. Poi qui a Intragna abbiamo in lista per il Gran Consiglio il sindaco, Giorgio Pellanda”.
Antonio: “Anch’io sostengo Gobbi e Pini, e per il Gran consiglio tutti i candidati della collina locarnese”.

Cosa proporrete ai vostri clienti per San Giuseppe, giovedì 19 marzo?
Andrea: “Preparo un menu con diverse proposte, in particolare una tagliata di manzo allevato sul Piano di Magadino, con due mesi di frollatura. Una carne che si scioglie in bocca…”.
Antonio: “Oltre alla consueta scelta di carni alla griglia, giovedì punto sul capretto”.

 

 

 

 

 

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