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01.04.2015 - 16:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Funzionari di Lugano incapaci e retrogradi, Schnellmann replica a Ghisletta: "Eh no, caro Raoul, non si spara nel mucchio. Fuori i nomi"

Il deputato e presidente della Commissione del personale cittadino al presidente del PS: "Stavolta è andato sopra le righe"

di Fabio Schnellmann *

Ho letto ieri le esternazioni del presidente del Partito socialista di Lugano Raoul Ghisletta, e sono rimasto basito: credo che questa volta sia andato sopra le righe, sparando genericamente e nel mucchio contro l’apparato dell’amministrazione cittadina.

Condivido, anche in veste di deputato al Gran Consiglio, le riflessioni di Ghisletta quando scrive che “se un alto funzionario o un dirigente aziendale parapubblico non svolge bene il suo lavoro, l’Esecutivo comunale, cantonale o federale, rispettivamente il Consiglio d’amministrazione dell’azienda pubblica, deve avere il coraggio di risolvere immediatamente il problema: o spostando il dirigente ad un livello inferiore con riduzione salariale o licenziandolo”.

Fin qui nulla da dire: ma dopo avere protetto per anni in qualità di sindacalista della VPOD tutti i funzionari pubblici in modo indiscriminato, Ghisletta sembra aver cambiato troppo repentinamente rotta.
Il livore del presidente socialista è infatti a mio parere inaccettabile quando scrive: “Invito caldamente il Municipio di Lugano ad agire subito sui problemi che manifestano alcuni incapaci/svogliati/retrogradi alti funzionari e alcuni alti dirigenti che hanno perso il senso della realtà, perché la popolazione luganese mormora e si lamenta sempre più per questi aspetti”.

Eh no caro Ghisletta, non si lancia il sasso e si nasconde la mano. Visto che il presidente socialista è anche consigliere comunale, ha tutti gli strumenti per sollevare i problemi che ritiene esistano nel funzionamento dell’apparato pubblico di Lugano, ma deve anche avere il coraggio di fare nomi e cognomi dei funzionari che mette all’indice. Non si gettano vagonate di letame contro un’intera categoria di persone che fanno seriamente il loro lavoro, e un atto del genere è ancora meno tollerabile da parte di chi, come Ghisletta, ha sempre accusato il Mattino della domenica di sparare contro i funzionari pubblici.

Come Presidente della Commissione del Personale della città di Lugano, non posso accettare che vengano coinvolti - così genericamente - funzionari e dirigenti. Vi sono persone che lavorano in modo serio, diligente e professionale per far funzionare al meglio questa Città; se Ghisletta, che peraltro è membro della nostra Commissione, ha delle puntuali e oggettive osservazioni da fare allora faccia nome e cognome del o dei funzionari e indichi quali sarebbero le sue manchevolezze.
Non possiamo accettare che venga screditata tutta la classe di funzionari-dirigenti della Città di Lugano.

* presidente Commissione del personale di Lugano

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