LOCARNO – “Tutto è iniziato da un’intuizione di Luca Reggiori, mio cugino, già proprietario di altri locali pubblici nel Locarnese. Con il suo entusiasmo ha contagiato alcuni amici, tra cui me, che si sono imbarcati in questa ambiziosa avventura iniziata un anno fa e dalla quale è nato il Blu”…
E fu così che il consigliere nazionale e imprenditore Fabio Regazzi diventò anche un po’ ristoratore. Potremmo definirlo il Joe Bastianich di Gordola, paragonandolo al celebre patron italo americano, amato e odiato protagonista del programma Master Chef.
Come Bastianich, Regazzi non starà ai fornelli, ma si limiterà a fare l’imprenditore della ristorazione.
Il Blu – colore del cielo e del lago – è un grande spazio declinato su due piani che si apre nel cuore del centro balneare di Locarno, e da oggi è un ristorante-lounge con un’ampia terrazza sul lago. Non ci sono dubbi sul fatto che diverrà in poco tempo uno dei locali “trendy” del Locarnese.
Stile, armonia, qualità dei materiali e dell’arredo… Il Blu è tutto questo, ha detto Regazzi. Un investimento che porterà qualità e valore aggiunto al turismo e alla “movida” della regione, effettuato da un gruppo di sei imprenditori: oltre a Regazzi e Reggiori, i fratelli Henrik e Florin Maasz, Michele Moretti e Thierry Fara.
Ieri sera il discorso inaugurale, di fronte a un folto pubblico di ospiti, è toccato al consigliere nazionale, e candidato al Governo, che lo ha intitolato “Eno-gastronomia e impresa tra acqua e cielo”.
E ora un paio di numeri: 250 posti all’interno e 180 sulla terrazza, che in estate verrà coperta con una grande tenda a lamelle orientabili; 33 collaboratori - di cui solo 5 frontalieri, ha precisato Regazzi e 5 assunti dalla disoccupazione -.
Il Blu sarà aperto tutto l’anno dalle 9 a mezzanotte, con eventuale prolungo di orario nei week end. “Passione, cortesia e cura del dettaglio – ha concluso il consigliere nazionale – sono i valori che il nostro personale intende trasmettere alla clientela, nella convinzione che l’accoglienza sia l’investimento che costa meno e la resa migliore”.
emmebi