LUGANO – Il Ministero Pubblico segnala che oggi la Polizia cantonale, con la collaborazione della locale Polizia comunale, ha arrestato a Lugano, su richiesta di rogatoria e di mandato di cattura internazionali, l'imprenditore italiano Marco Marenco. Nei suoi confronti è stata aperta la procedura d'estradizione.
Marenco è accusato nel suo Paese di numerosi reati finanziari che ammonterebbero ad alcuni miliardi di euro.
L’uomo, come ricostruisce oggi anche il CdT. è infatti al centro di un’indagine delle autorità italiane per un crack grande quanto quello che portò allo scandalo del caso Parmalat. Tre miliardi e mezzo, secondo la stampa italiana, il buco totale nelle società (legate all’energia) in cui Marenco è attivo.
Fra l’ottantina di reati per cui è ricercato, l’ipotesi principale è quella di bancarotta fraudolenta: Marenco avrebbe spostato ingenti somme di denaro dalle sue aziende a conti offshore nei paradisi fiscali.
A dare via alle indagini la scoperta, da parte della Dogana di Alessandria, di un’evasione per 4 milioni di euro di una delle aziende guidate da Marenco, la Metanprogetti. Evasioni che, in seguito alle verifiche, sono poi aumentate a 300 milioni. A insospettire gli inquirenti poi, gli enormi passivi registrati da altre società controllate dal finanziere.
Sei mesi fa è arrivata quindi la firma del decreto d’accusa da parte del pm di Asti. Ma Marenco era riuscito a scomparire nel nulla, continuando i suoi affari dall’estero. Il sospetto che si trovasse in Svizzera, rilevava la stampa italiana, era già emerso, ma fino ad oggi era riuscito a schivare l’arresto.