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Cronaca
25.04.2015 - 10:220
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Violento terremoto in Nepal: sale la conta delle vittime FOTO E VIDEO

Almeno 1'500 i morti secondo la polizia nepalese, ma si teme che il numero possa salire ancora. Le scosse hanno causato crolli e feriti anche in India, Bangladesh e sull'Everest dove una valanga ha colpito il campo base uccidendo 18 alpinisti

POKAHRA – Una prima violenta scossa di terremoto ha colpito questa mattina, attorno a mezzogiorno ora locale (le 8 in Svizzera) il Nepal. L’epicentro del sisma, di magnitudo 7.9, è stato localizzato a Lamjung, nella parte occidentale del paese, località che secondo i media è stata rasa al suolo. Mezz’ora più tardi, è stata seguita da un’altra forte scossa, di almeno 6.6. Si tratta del sisma peggiore registrato nella zona dell’Himalaya negli ultimi 80 anni e che rischia di far registrare una vera e propria tragedia, come riporta l'ats.

La potenza delle scosse è stata avvertita anche nei paesi vicini, come India e Bangladesh, dove ha causato crolli e vittime.

Le notizie sono ancora frammentarie, molti al momento i dispersi e le segnalazioni di persone intrappolate sotto le macerie. Negli ospedali è emergenza per l'arrivo di moltissimi feriti. Il bilancio delle autorità nepalesi parla ora di almeno 1'500 morti. Ma si teme che il numero delle vittime possa salire ancora. Il Nepal non è attrezzato per i terremoti e molti edifici sono sovraffollati e fatiscenti.

Le prime immagini che circolano in rete, come quelle postate su Twitter da un giornalista locale, mostrano che il terremoto ha causato diversi crolli nella capitale, dove in migliaia affollano ancora le strade per la paura di altri crolli dovuti alle scosse di assestamento che stanno continuando.

Rasa al suolo la torre Dharahara, monumento patrimonio dell'Unesco e una delle mete preferite dei turisti, sotto le cui macerie sarebbero intrappolate diverse persone, almeno una cinquantina. Il terremoto ha danneggiato anche la famosa piazza Durbar, nel centro storico di Kathmandu, dove sorgono un palazzo reale e diversi templi. Le scosse hanno pure colpito le altre due città medioevali, siti archeologici dell’Unesco, di Patan e Bhaktapur della valle di Kathmandu. Tutte mete molto frequentate anche dai turisti.

Danni anche nell’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu, che è stato quindi chiuso. I voli in arrivo sono stati dirottati verso aeroporti dell'India settentrionale. Ma la chiusura potrebbe render più difficili le operazioni di soccorso. Risultano poi interrotte le comunicazioni lungo il confine fra Nepal e Cina.

La potente scossa ha causato poi anche una valanga sull’Everest, che ha colpito il campo base, dove in questi giorni si trovano molti scalatori e sherpa nepalesi. Diciotto gli alpinisti morti e almeno una trentina i feriti.

“Ancora nessuna informazione sugli svizzeri in Nepal”

Contattato dall’ats, il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) ha indicato di ave avviato i contatti con le autorità locali ma di "non avere per il momento" informazioni riguardo ad eventuali vittime svizzere presenti in Nepal o nell’India del nord. Il DFAE  sta inoltre valutando, con i responsabili dell'aiuto umanitario della Confederazione, se sia necessario un intervento diretto svizzero, visti gli ingenti danni causati dal terremoto. Il Nepal è uno dei paesi prioritari della cooperazione elvetica allo sviluppo.


red - aggiornamento ore 18.00

 

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