LUGANO - Incredibile (ma vero!) quanto successo oggi verso mezzogiorno alla redazione del Mattino, in via Monte Boglia a Lugano: di fronte ai redattori allibiti si è presentata la donna di 63 anni che martedì 19 maggio nei pressi di Ginevra, in un garage sotterraneo di Collonge-Bellerive, ha ucciso il marito. La donna era ricercata da due giorni e sorprendentemente ha deciso di costituirsi presentandosi alla redazione del Mattino.
Ecco il racconto di Mattia Sacchi, responsabile del Mattinonline: “Stavo facendo un’intervista al telefono quando vedo entrare in redazione questa donna in redazione. Avrà avuto 65 anni, minuta con i capelli bianchi. Ho pensato alla classica pensionata che veniva a portarci qualche lettera da pubblicare. Ma lei si è rivolta in francese alla mia collega e ha detto: « Ho uno scoop per voi ». L’abbiamo fatta parlare con un altro collega che sa bene francese e di fronte a lui la donna ha confessato di avere ucciso il marito a Ginevra. Il collega è tornato da noi sbiancato in viso e a quel punto abbiamo subito chiamato la polizia. Dopo pochi minuti sono arrivati quattro agenti. Una poliziotta ha perquisito la donna e dentro la borsetta ha trovato una pistola carica. Alla fine la polizia ha arrestato la donna e l’ha portata in centrale insieme al nostro collega che è stato interrogato come teste ».
emmebi