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Cronaca
28.05.2015 - 07:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

L'omicida arrestata al Mattino era tornata a Melide sul luogo in cui 44 anni fa fu assassinata sua sorella

È stato un viaggio, da Ginevra a Lugano, lungo una linea di sangue, quella della 66enne che ha ucciso il marito a Collonge-Bellerive

MELIDE – Prima di presentarsi, con una pistola carica nella borsa, alla redazione del Mattino della domenica, dove giovedì scorso è stata arrestata dalla polizia (leggi qui), la  sessantanovenne che ha ucciso il marito a Collonge-Bellerive, aveva pernottato in un albergo di Melide.
Perché a Melide il 30 marzo del 1971, venne assassinata sua sorella minore, una ventenne di nome Margrit. La ragazza, che faceva la cameriera all’allora Hotel Pace, era stata strangolata da un amante geloso e il suo corpo era stato trascinato nell'aiuola di un cortile vicino alle scuole (nella foto l'articolo di allora).

L’Illustrè ha così svelato i retroscena della tappa a Melide della donna omicida, già raccontata nei giorni scorsi dal Corriere del Ticino. Nel frattempo la donna è stata consegnata alle autorità ginevrine e rinchiusa in una struttura psichiatrica. Insomma, prima di costituirsi la donna ha voluto tornare sul luogo in cui 44 anni prima era stata uccisa la sorella: un viaggio lungo una linea di sangue.

 

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